Regione Lazio, 600 euro al mese ai giovani che non studiano e non lavorano

Reddito di inclusione formativa. Si chiama così la nuova iniziativa di sostegno alla disoccupazione della Regione Lazio e “vuole essere il reddito di cittadinanza della nostra regione, perchè forme di reddito di cittadinanza sono presenti in tutta Europa tranne in Ungheria, Grecia e Italia”, dice il vicepresidente Massimiliano Smeriglio. “Un modo per inseguire i grillini”, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori.

A spiegare la nuova iniziativa è stato il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, intervistato in esclusiva dall’agenzia Dire. “Inizieremo con 5mila ragazzi neet (acronimo che indica chi non cerca un impiego, non frequenta una scuola nè un corso di formazione o di aggiornamento, ndr) dai 18 ai 29 anni- ha spiegato Smeriglio- a cui daremo circa 6-700 euro (derivanti da fondi sociali europei) al mese per un anno – metà in forma diretta e metà da utilizzare per il “consumo” culturale – per far sì che si mettano in gioco. Per un anno, questi ragazzi dovranno quindi ‘lavorare’ al loro potenziamento culturale e sociale”.

“Lavorare al potenziamento culturale e sociale”

In che modo? “Andando al cinema, al teatro, viaggiando, visitando mostre. Questa sarà la nostra sperimentazione di reddito di cittadinanza”, ha spiegato Smeriglio. Una misura di sostegno ai giovani “che va ad aggiungersi a molte altre messe in campo dalla Regione, come il programma di mobilità “Torno subito” o l’azione di micro-credito, “Fondo futuro”. Una pillola di speranza in un panorama occupazionale giovanile drammatico, dove a poco sono servite le politiche nazionali di questi anni come il Jobs act o Garanzia giovani”, ha concluso il vicepresidente della Regione Lazio

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