Fincantieri, Macron: “Difendere gli interessi della Francia”

Il presidente francese Macron “piuttosto che consegnare le chiavi di Stx al gruppo italiano Fincantieri, ha scelto di nazionalizzarla”. Così il quotidiano francese Le Monde rende nota la decisione presa a Parigi, smentendo le parole pronunciate dal portavoce del governo, Christophe Castaner, che poco prima aveva escluso l’ipotesi di una nazionalizzazione dei cantieri navali, di cui lo Stato detiene già il 33% delle quote. L’anticipazione del quotidiano francese ha trovato immediata conferma con l’ammissione del ministro dell’economia, Bruno Le Maire. La volontà dell’Eliseo è infatti quella di esercitare il diritto di prelazione su Stx con “un solo obiettivo – ha detto il ministro – “difendere gli interessi della Francia nella cantieristia”. La nazionalizzazione però dovrebbe avere solo “valore temporaneo” per permettere a Parigi di “avere il tempo per una migliore negoziazione e per un buon accordo”. Le Maire ha aggiunto che il prossimo martedì 1 agosto sarà a Roma per incontrare l’omologo italiano Pier Carlo Padoan e il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

La mossa francese ha aggravato l’andamento in Borsa di Fincantieri dopo l’anticipazione: al parziale delle 12 circa, il titolo perde il 2,82% a quota 0,9320 euro per azione.

Il braccio di ferro tra Italia e Francia sul controllo di Stx è cominciato a inizio anno con una pronuncia del Tribunale di Seul a favore di Fincantieri. A quasi sette mesi di distanza, il governo francese ha deciso di congelare il tutto nazionalizzando temporaneamente la società cantieristica transalpina. L’intento è chiaro: rinegoziare da una posizione di forza l’accordo dello scorso aprile che assegnava al gruppo italiano il ruolo di guida e controllo.

Vediamo, in dettaglio, la cronistoria della vicenda a partire dagli inizi del 2017:

– 3 GENNAIO
Il Tribunale di Seul stabilisce che Fincantieri ha presentato la migliore offerta per l’acquisizione del 66,66% del capitale di Stx France detenuto dalla società sudcoreana Stx Offshore & Shipbuilding. La società italiana batte la concorrenza del gruppo asiatico Genting, di un consorzio olandese guidato da Damen e di un fondo di investimento anglo-cinese. Tutti e tre i gruppi si erano ritirati prima della presentazione di un’offerta formale. Il restante 33,33% resta nelle mani dello Stato francese.

– 4 GENNAIO
Il segretario di Stato francese all’Industria, Christophe Sirugue, commenta la pronuncia del Tribunale sudcoreano: “Lo Stato francese intende mantenere il suo fiore all’occhiello, Fincantieri intende acquistarlo. Noi avremmo difficoltà a dire di no a un gruppo industriale europeo ma intendiamo mantenere il sito, l’indotto e il know how. È su questa base che si farà la discussione”.

– 10 GENNAIO
Bilaterale Francia-Italia a Parigi. Hollande dichiara: “La vendita di Stx France agli italiani di Fincantieri è un’ipotesi molto seria ma lo Stato francese intende conservare una partecipazione minoritaria di blocco”. Replica Gentiloni: “Italia e Francia, come è normale che sia tra Paesi amici e vicini, troveranno soluzioni su come conciliare questo nuovo accordo che si profila sulla cantieristica con le esigenze di Fincantieri”.

– 26 GENNAIO
L’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, dichiara: “Siamo portatori di un progetto industriale corretto e giusto, valido, che ora riteniamo che deve essere esaminato e valutato per quello che è e per la sua portata”.

– 16 FEBBRAIO
Sirugue riceve Bono a Parigi: “La riunione è stata positiva e le parti si rivedranno presto”.

– 6 APRILE
Parigi annuncia l’accordo: Fincantieri avrà una quota di Stx pari al 48,7%, a cui si aggiunge un altro 6% detenuto dalla Fondazione Cr Trieste. In totale, dunque, il 54,7% del capitale va in mani italiane. La restante quota del 45,3% resta, invece, francese: il 33,3% detenuto direttamente dallo Stato e il restante 12% da Dcns (Directions des costructions navales services), partecipato dallo Stato francese. L’intesa prevede il divieto per Fincantieri di salire nell’azionariato di Stx per un periodo di otto anni.

– 12 APRILE
Fincantieri firma con lo Stato francese l’Heads of Terms annunciato il 6 aprile. Calenda dichiara: “Complimenti a Fincantieri e al suo amministratore delegato per aver portato a termine una grande operazione industriale europea”.

– 19 MAGGIO
Fincantieri annuncia di aver perfezionato con il Tribunale di Seul l’atto di compravendita per l’acquisizione del 66,66% del capitale di Stx France dal suo attuale azionista Stx Europe. L’accordo prevede un prezzo di acquisto pari a 79,5 milioni di euro.

– 31 MAGGIO
Il neo-presidente francese Emmanuel Macron rovescia il tavolo. In una dichiarazione fa sapere di voler “rivedere” l’accordo firmato ad aprile per l’acquisizione del 66,6% di Stx France da parte di Fincantieri, al fine di “garantire la tutela dei posti di lavoro, ma anche la sovranità della compagnia”. Macron fa sapere di aver deciso di agire dopo aver raccolto “le preoccupazioni dei lavoratori” e affida al ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, il compito di “negoziare per individuare un nuovo assetto azionario”. Lo stesso giorno, il portavoce di Fincantieri, si limita a dire: “Non commentiamo le parole del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron”.

– 5 GIUGNO
Padoan e Calenda ricevono a Roma il ministro francese Le Maire. Un comunicato ufficiale del Mef assicura che “i colloqui proseguiranno per una soluzione comune in tempi rapidi”.

– 7 GIUGNO
Padoan restituisce la visita al suo omologo francese recandosi a Bercy, nella sede del ministero dell’Economia. Tweet del ministro: “Incontro molto costruttivo con Bruno Le Maire, Italia e Francia insieme per fare avanzare la zona euro”

Fonte  www.liberoquotidiano.it