Capotreno aggredita da stranieri, Trenitalia: “Solo una discussione accesa”

“Nessuna denuncia. La capotreno ha chiesto i titoli di viaggio ad un gruppo di extracomunitari sul convoglio Porto Torres Sassari. C’è stata una discussione, seppur accesa perché qualcuno non aveva il biglietto. La dipendente ha poi proseguito nel suo lavoro e ha chiesto alla Polizia Ferroviaria, come da prassi, l’identificazione dei responsabili, com’è avvenuto”.

E’ la spiegazione di Trenitalia Sardegna, che, tramite l’ufficio stampa, ricostruisce l’episodio dell’aggressione ad una capotreno da parte di un gruppo di extracomunitari sul convoglio Porto Torres-Sassari. Stessa ricostruzione fatta ieri dalla Questura di Sassari che ha spiegato il fatto: non risulta che sia stata presentata alcuna denuncia o querela agli uffici di polizia sassaresi. Gli otto nigeriani sono stati tutti identificati e al momento nessuno di loro risulta gravato da provvedimenti di espulsione o allontanamento dal territorio dello Stato. Sempre secondo quanto si apprende dalla Questura nessuna donna si è presentata al posto fisso di polizia dell’ospedale di Sassari per denunciare aggressioni in merito. (Adnkronos)

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L’antefatto

Ancora un’aggressione a bordo di un treno. Questa volta la vittima è una capotreno che alla Stazione marittima di Porto Torres sarebbe stata aggredita e molestata sessualmente da un gruppo di nigeriani.

Subito dopo l’aggressione la donna si è rivolta ai medici del pronto soccorso di Sassari e in questo momento si trova sotto osservazione perché è in stato di choc. L’episodio è avvenuto questa mattina su un treno diretto a Sassari. La capotreno ha subito l’aggressione durante un controllo dei biglietti. La Polizia ferroviaria ha identificato gli aggressori.

La violenza è scattata dopo la richiesta dei ticket di viaggio. I ragazzi erano senza biglietto e così hanno deciso di accerchiare la donna per poi aggredirla e palpeggiarla. E a denunciare quanto accaduto sono stati i rappresentanti sindacali della Fit Cisl:

“Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti – dichiara Antonio Piras, segretario generale di categoria – Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli. Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l’incolumità fisica del personale di front-line”.

Insomma il personale che lavora a bordo dei treni tutti i giorni deve fronteggiare questi rischi che di fatto espongono i controllori a violenze gratuite. IL GIORNALE