Non passa l’esame del consiglio una mozione firmata dai due esponenti del Movimento Cinque Stelle, Francesco Gennaro e Ivaldo Vernelli e da Livio Ferrari che proponeva una modifica del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico che limitasse la concessione a gazebo e iniziative di associazioni ed organizzazioni che richiamino all’ideologia fascista. Lo scrive rovigooggi.it
Nello specifico, la mozione recita:
“Si impegnano sindaco, giunta e consiglio comunale ad inserire nel regolamento Tosap per la concessione di suolo pubblico i requisiti che consentano di negare il rilascio dell’autorizzazione alle organizzazioni e associazioni che direttamente si richiamino all’ideologia, al linguaggio, ai rituali e alla simbologia fascista con lo scopo della discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale che abbiano ricevuto sentenze in giudicato che ne riconoscano la natura violenta”.
E nel testo della mozione, i consiglieri firmatari prendono ad esempio organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound.
Ma il consigliere Francesco Gennaro, non fa neppure in tempo a leggere la seconda riga della sua mozione quando, particolarmente agitato ed infastidito, il sindaco Massimo Bergamin se ne va dall’aula chiamando a gran voce i suoi consiglieri a fare lo stesso: abbandonare l’aula.
Alla fine si va ai voti e la Lega Nord torna in aula per votare contro la mozione, insieme al Gruppo misto, Forza Italia e Presenza Cristiana (12 voti in totale per i contrari). Si astengono invece Obiettivo Rovigo (Paolo Avezzù e Carmelo Sergi), Antonio Rossini e la lista Menon (5 in totale gli astenuti). Votano a favore, invece, il Movimento Cinque Stellee il Pd (7 in totale i favorevoli). La mozione viene bocciata.