La Germania ha lavorato intensamente, nei mesi scorsi, per rafforzare la cooperazione con i Paesi del Maghreb e agevolare il rimpatrio dei migranti provenienti ad quei paesi, ma con risultati deludenti. In particolare il ministro dell’Interno, Thomas de Maizìere, ha lavorato con Marocco, Tunisia e Algeria, ottenendo risultati per quanto riguarda la produzione dei documenti di identita’ di richiedenti asilo che sostengono di averli perduti.
Il Marocco ha un buon archivio dati delle impronte digitali che e’ stato messo a disposizione per la collaborazione con la Germania e la polizia federale. Ma il problema è che non vuole indietro i propri deliquenti. Il Nord Reno-Vestfalia, in particolare, ha un elevato numero di richiedenti asilo marocchini che delinquono.
Rabat per il momento rifiuta di ricevere voli charter speciali per il rimpatrio forzato dei suoi cittadini che delinquono in Germania, e impone che quei soggetti vengano invece rimpatriati massimo 5 per volta su normali aerei di linea. Ogni settimana decollano dalla Germania 16 voli diretti per Casablanca e 6 per Marrakech: cio’ significa – sottolinea la ”Frankfurter Allgemeine Zeitung” – che ad oggi le autorita’ tedesche possono rimpatriare un massimo di 110 posti a settimana, sempre che alcuni dei migranti respinti non causi problemi durante l’imbarco e prima del decollo. In questo caso il pilota potrebbe decidere di far scendere il passeggero, causando un ulteriore ritardo del rimpatrio, e potenzialmente annullare l’intero iter di espulsione, che si basa su documenti rilasciati dalle autorita’ marocchine e validi per soli tre mesi.
IL NORD