Lavoro esterno per un feroce ergastolano, lui fa perdere le tracce

Giuseppe Mastini, 57 anni, meglio noto come Jhonny lo Zingaro o il Dillinger romano, potrebbe essere evaso: ergastolano, in carcere per rapina e omicidio, cresciuto nella Roma criminale degli anni ’70-80, era in cella nel carcere cuneese di Fossano, stamattina avrebbe dovuto presentarsi a lavoro nella scuola di polizia di Cairo Montenotte, nel savonese, ma non si è ancora presentato. E le forze dell’ordine hanno iniziato a cercarlo. Finì in carcere per la prima volta ancora ragazzo per aver ucciso un tranviere.

Dopo le ultine scorribande, nel gioeno della cattura, che impegnò le forze di polizia in una vera e propria caccia all’uomo, Mastini rubò diverse auto, rapinò benzinai, sequestrò una ragazza, Silvia Leonardi, sparò contro una pattuglia di agenti, uccidendo la guardia Michele Giraldi, ferì un brigadiere dei carabinieri, Bruno Nolfi.

“Era stato ammesso in base all’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario al lavoro esterno nella scuola di polizia di Cairo Montenotte, dove svolgeva lavori di manutenzione”, ha spiegato Donato Capece, segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe. Stamattina, infatti, insieme ad altri detenuti era partito dal carcere cuneese, intorno alle 8, e in treno avrebbe dovuto raggiungere la scuola nel savonese, dove era atteso intorno alle 10.30. Gli altri sono arrivati, lui no. Alle 18.30 finisce il turno alla scuola, quindi stasera, alle 20:30 circa scatta il termine ultimo per il rientro in carcere.

“Al momento – ha sottolineato Capece – non si configura quindi il reato di evasione, scatterà solo stasera se non si presenta in carcere, invece sussiste l’allontanamento che significa la sospensione del regime di ammissione al lavoro esterno”.

Arrestato nel 76 per il primo delitto, già nell’87 Jhonny, figlio di giostrai, era evaso da Casal del Marmo, approfittando di un permesso premio latitanza durata solo un mese.  (askanews)