Effetto Brexit sul bilancio dell’Unione europea. Nel prossimo quadro finanziario pluriennale, dopo il 2020,
“ci saranno nuove sfide davanti a noi: la protezione delle frontiere, politiche per i migranti e i rifugiati, l’assistenza allo sviluppo, per ridurre i flussi migratori nel prossimo decennio. Il nostro bilancio ha 250 mld per entrate e spese; siamo l’unico bilancio in Europa che non può avere debito. Dopo il 2020 non avremo più il Regno Unito, che è un contributore netto malgrado il rebate (lo sconto negoziato negli anni Ottanta da Margaret Thatcher, ndr), e avremo un gap di 10-12 mld di euro l’anno”.
Lo sottolinea il commissario europeo al Bilancio e Risorse Umane Guenther Oettinger, presentando a Bruxelles il Libro Bianco sul futuro delle finanze dell’Ue dopo aver deciso di regalare 44 miliardi di euro ai Paesi africani. ((AdnKronos))
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Via libera a un piano da 3,3 miliardi di euro per aggredire le cause delle migrazioni, mobilitando investimenti privati nei paesi d’origine, grazie al cosiddetto ‘effetto leva’, fino a una quota attesa nell’ordine dei 44 miliardi: l’accordo è stato raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo. Quest’ultimo dovrà ora dare il suo ok formale con un primo voto in commissione affari esteri il 3 luglio e in plenaria il 6. (ANSA)