Addio donne in costume da bagno, casalinghe che preparano da mangiare o coccolano i loro bambini. La rivoluzione sui cartelloni pubblicitari sta per partire da Berlino, dove l’amministrazione locale guidata dalla sinistra ha intenzione di mettere in pratica la sharia (femminista, ndr) del politicamente corretto, come riporta il Tempo.
Sembra che i tedeschi abbiano colto al volo gli insegnamenti che da anni cerca di impartirci il presidente della Camera, Laura Boldrini, che quasi si faceva venire una sincope quando vedeva certe pubblicità:
“Non può essere concepito normale – aveva tuonato – uno spot in cui i bambini e il papà sono seduti e la mamma serve a tavola”.
E se le scene di vita domestica fanno irritare le compagne e i compagni, preoccupati di offendere chissà chi, figuriamoci le nudità e il gioco di sguardi seducenti che dell’industria pubblicitaria sono da sempre l’anima pulsante. Nel regolamento berlinese non devono esistere discriminazioni sulla base delle identità sessuali. Ma decenni di lotte femministe per la parità dei generi vanno a farsi benedire, sono le modelle a essere colpite più di tutte in questa fatwa tedesca: mostrare le forme è categoricamente vietato, non devono fare la spesa al supermercato o shopping per negozi. Ai pubblicitari non resta che assumere Al Baghdadi come consulente artistico. liberoquotidiano.it