Anche quest’anno all’avvicinarsi della Maturità torna il problema del Ramadan per gli studenti islamici. Il mese del digiuno sacro per la religione musulmana coincide con gli esami perché inizi ora e finisce proprio il 24 giugno, in concomitanza con l’ultimo scritto. Alcune autorità religiose musulmane si sono già espresse negli anni scorsi concedendo agli studenti di poter saltare il digiuno in concomitanza con lo studio e le prove: sono i ragazzi i migliori giudici di se stessi – è la sostanza del ragionamento che definisce la deroga – se ritengono che il digiuno possa compromettere le prove sono dispensati.
«Il rispetto della legge»
A chiedere lo spostamento dell’esame – ipotesi che non è allo studio – è il giovane sindacato Sisa che da alcuni anno conduce questa battaglia in nome del diritto alle proprie credenze religiose
«Le leggi italiane chiamano al rispetto delle festività religiose e all’impossibilità di tenere esami di stato durante le stesse – scrive il segretario generale Davide Rossi – Questo penalizza molto le ragazze e i ragazzi di fede islamica mettendo la scuola pubblica nella condizione di non essere autenticamente inclusiva».
Il caso inglese: cambiare le date
Il tema che non viene sollevato dalle autorità religiose in Italia è invece oggetto di discussione animata già da qualche anno in Gran Bretagna dove si è parlato anche di modificare il calendario degli esami di fine corso per poter dare a tutti la possibilità di affrontarli nel modo migliore.