I Fasci del Lavoro entrano in Consiglio comunale nel Mantovano, ira della Boldrini

MANTOVA – Per la prima volta dopo quindici anni di tentativi la lista Fasci del lavoro, ispirata alla Repubblica sociale di Salò, entra in Consiglio comunale a Sermide-Felonica, il nuovo Comune nel Mantovano sorto dalla fusione di Sermide e Felonica, località al confine con la provincia di Ferrara, di 7.500 abitanti.
A rappresentare i fasci sarà Fiamma Negrini, 20 anni, studentessa figlia di Claudio, fondatore del movimento e anima della lista. I Fasci hanno raccolto 334 voti, pari al 10,41%.

“Un risultato straordinario – dice Negrini, che tiene a rispondere alle polemiche suscitate dal simbolo della sua lista – : Quello non è il fascio littorio ma il fascio della Repubblica sociale; sono 15 anni che presento lo stesso simbolo in tutt’Italia e nessuno ha mai avuto nulla da ridire. Vorrà dire che la prossima volta lo cambierò”. ANSA

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Laura Boldrini, terza carica dello Stato, ha scritto al titolare del Viminale: “L’ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto – come rilevato, tra gli altri, dall’Anpi – sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista. Lo riporta la Repubblica

In questo senso – continua Boldrini – ricordo che anche le “Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature”, emanate nello scorso mese di maggio dal Ministero dell’Interno, stabiliscono che le commissioni elettorali circondariali ricusano ‘i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie (per esempio le parole “fascismo”, “nazismo”, “nazionalsocialismo” e simili), come tali vietate dalla XII disposizione transitoria della Costituzione”.

La presidente della Camera (che ha appena in contrato il neonazista ucraino Andriy Parubiy, che nel ’91 fondò il PARTITO NAZIONALSOCIALISTA UCRAINO) chiude la sua missiva a Minniti con un appello affinché il Viminale intervenga sul caso Mantova. E un intervento c’è stato: il prefetto di Mantova, d’accordo con il ministero dell’Interno, ha revocato le designazioni dei funzionari componenti della settima sottocommissione elettorale circondariale di Mantova, competente per quel Comune”. Da notare: la lista Fasci italiani del lavoro si era già presentata alle elezioni nel 2002, 2007, 2012. e ora all’ultima tornata di ieri. Senza che nessuno se ne accorgesse e intervenisse.