E’ un passaggio della lettera che il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato all’Associazione Luca Coscioni nel giorno in cui il biotestamento riprende l’iter a Palazzo Madama.
“Ius soli e testamento biologico sono due delle molte proposte al vaglio del Parlamento che riguardano da vicino la vita di centinaia di migliaia di cittadini. Non vi è dubbio che sarebbe gravissimo non riuscire a portare a compimento il lungo e a volte troppo tortuoso percorso che questi provvedimenti hanno avuto nel corso di questa legislatura”.
Per Grasso fallire questo percorso “sarebbe davvero un pessimo segnale da parte della politica e delle istituzioni nei confronti di chi attende risposte concrete ai suoi problemi”.
“L’orizzonte – spiega – rimane quello della fine naturale della legislatura, previsto per il prossimo anno. Qualora dovessero però cambiare le prospettive, le forze politiche non avrebbero comunque alcuna giustificazione. Dal canto mio sono convinto – e l’ho imparato proprio in questi anni, per me nuovi, in Parlamento – che laddove sussista la volontà politica si possano ottenere anche rapidamente i risultati sperati. Per questo ho ribadito pubblicamente e anche nei miei colloqui con i Presidenti delle Commissioni impegnate nell’esame dei testi l’assoluta necessità di non disattendere le speranze dell’opinione pubblica e di procedere rapidamente per poterli portare al più presto all’attenzione dell’Aula”.
Grasso è intervenuto su sollecitazione di Carlo Troilo, dirigente dell’Associazione, che lamenta “7 i mesi di rinvii su 16 di discussione parlamentare. Un cammino lungo 491 giorni che rischia il naufragio” soprattutto – viene sottolineato – davanti al pericolo di uno scioglimento anticipato delle Camere. ANSA