La maggior parte di hashish consumato dagli 87,7 milioni di adulti europei proviene dal Marocco. Il rapporto sulle droghe dell’Osservatorio europeo (http://www.emcdda.europa.eu/system/files/publications/4541/TDAT 17001FRN.pdf) fa il punto su tendenze ed evoluzione del mercato entro i confini Ue. E nota che c’è un affinamento della tecnica di lavorazione che permette di aumentare il contenuto di principio attivo. Erba (marijuana) e resina (hashish), principali derivati della cannabis rappresentano il 38% del mercato al dettaglio delle droghe illecite, per un valore stimato di 9,3 miliardi di euro, secondo il documento appena pubblicato. Il Marocco è il principale esportatore, anche se la concorrenza della Libia, per esempio e dei Balcani, preme.
La Spagna, prima porta d’ingresso del ‘fumo’ ha dichiarato più del 70% della quantità totale sequestrata in Europa nel 2015. In tutto, in quell’anno, il sequestro di hashish(536 tonnellate) è stato 6 volte superiore a quello della marijuana (89 tonnellate).
L’analisi delle tendenze si addentra anche nelle tecniche di lavorazione e, a sorpresa, emerge che il principio attivo THC cioè il tetraidrocannabinolo è sensibilmente aumentato. Con ogni probabilità, si legge nel rapporto, la produzione intensiva in Europa ha spinto altri paesi quali soprattutto il Marocco a raffinare le tecniche. Secondo lo studio, 87,7 milioni di adulti in Europa hanno fatto uso di cannabis nella loro vita. Il segmento preso in considerazione ha dai 15 ai 64 anni e il totale dunque rappresenta il 23 per cento di questa fascia d’età. ansamed