“La crisi bancaria e migratoria in Italia” sono oggi “la minaccia più pericolosa” per l’Unione europea. Lo ha detto il sicario economico ungaro-americano George Soros, presidente dell’Open Society Foundations, intervenendo al Brussels Economic Forum a Bruxelles.
L’Unione europea sta attraversando una “crisi esistenziale”, ha sottolineato Soros, ma le recenti vittorie di candidati europeisti alle elezioni olandesi e francesi le hanno ridato “slancio”. Occorre però “salvare” e “reinventare” l’Ue “radicalmente”.
Soros ha quindi toccato i temi europei più caldi. La Brexit, ha vaneggiato, sarà estremamente “nociva e rovinosa” per entrambe le parti. L’Unione Europea deve quindi “resistere alla tentazione di punire la Gran Bretagna” e, invece, intraprendere i negoziati con “spirito costruttivo” e cogliere l’occasione per lavorare su “riforme di ampia portata”. Inoltre, Soros ha indicato in cinque anni il tempo necessario per la completa separazione tra Regno Unito e Ue, non escludendo una eventuale riunificazione.
Il finanziere, incluso tra le trenta persone più ricche del mondo, ha poi fatto riferimento anche al destino “in bilico” della Central European University, l’università di Budapest di cui egli stesso è fondatore, minacciata di chiusura dal primo ministro ungherese Viktor Orban. “Sono fiducioso”, ha detto, che la “determinazione” dell’università “nel difendere le libertà, sia quella accademica che di associazione, finirà col far muovere i lenti ingranaggi della giustizia”. ANSA EUROPA