Il terrorismo si combatte con la prevenzione e Brainwave Science

Successo del convegno “Immigrazione, Sicurezza Nazionale e della Capitale” tenutosi ieri nella Sala del Carroccio di Palazzo del Campidoglio dove è stato presentato l’ultimo libro di Souad Sbai e Brainwave Science, una tecnologia che legge il cervello.

Alla luce dell’ennesimo attacco islamista al cuore dell’Occidente, dell’ennesima strage (Manchester), dove ad essere colpiti sono stati giovanissimi e bambini e in considerazione di quanto emerso dal G7 di Taormina, al convegno: “Immigrazione, Sicurezza Nazionale e della Capitale” svoltosi ieri nella Sala del Carroccio in Campidoglio, ci si è interrogati quale sia la nostra sicurezza in seguito a una immigrazione senza controlli e alle maglie sfrangiate della nostra Giustizia.

Il Convegno, moderato da Armando Manocchia è iniziato con il saluto di Gaetano Quagliariello, Presidente fondazione Magna Carta, Professore di Storia dei partiti politici, LUISS Guido Carli di Roma che ha sottolineato l’impegno di Souad Sbai per le sue innumerevoli iniziative politiche a favore dei diritti delle donne tutte.

Souad Sbai, dopo aver ringraziato Quagliariello per le parole di stima e salutato il selezionato e nutrito pubblico, ha parlato di Rachida, la donna che dà anche il nome al suo ultimo libro: “Rachida. Un’apostata in Italia”, scritto a oltre 5 anni dall’uccisione di questa giovane donna marocchina madre di due bambine che a Brescello aveva deciso di convertirsi al cristianesimo e per questo, uccisa a martellate dal marito.

L’autrice, come nel libro, ha ricostruito l’inquietante vicenda, provando ancora tanta emozione. Ma con implacabile lucidità ha voluto stigmatizzare il “pervertimento estremistico’” di molte comunità musulmane in Italia corteggiate dai buonisti e autolesionisti, nonché l’atteggiamento ipocrita di quanti – di destra e di sinistra – sostengono l’islamicamente e il politicamente corretto. La Sbai, non ha tralasciato l’assurdo giuridico di quella vergogna chiamata “attenuante culturale”, come non ha tralasciato il ‘porgere l’altra guancia’ delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche. E a proposito del G7 che si è svolto a Taormina, ha voluto anche chiarire che la reticenza della comunità internazionale sul tema dell’estremismo, del fondamentalismo, del radicalismo e jihadismo islamico che di fronte allo scempio di vite e di libertà dell’odierna persecuzione dei cristiani nel mondo, i ‘grandi’ continuano a voltarsi dall’altra parte.

Alla domanda di Manocchia: cosa pensa del nascente partito islamico, la responsabile nazionale dell’immigrazione e sicurezza di Ncs, con l’enfasi di una ‘giovane militante’ ha stigmatizzato la radicalizzazione di molti, troppi migranti e soprattutto l’assenza di politiche ad hoc da parte del governo contro quelle che lei definisce le porte aperte al jihadismo e contro quel ‘patto’ per la concessione delle moschee che il governo avrebbe stilato con associazioni che, di riffa o di raffa, sono collegate ai Fratelli musulmani (organizzazione terroristica messa al bando in Egitto e in Arabia Saudita). La Sbai ha risposto alla domanda sul nascente partito islamico sostenendo che anch’esso è vicino ai Fratelli musulmani, quindi, ‘se non è zuppa è pan bagnato’. Sullo Ius soli la Sbai ha detto: “si vuole regalare la cittadinanza a un milione di bambini stranieri solo per dare la cittadinanza a due milioni di genitori e automaticamente diritto di voto e di essere eletti”. Bisogna opporsi e contrastare questa assurda agevolazione che è anche una violazione della Costituzione.

A seguire, le testimonianze del Vice presidente del COISP, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forza di polizia dott. De Angelis. Il Consigliere regionale Fabrizio Santori che ha parlato delle problematiche della Capitale rispetto alla sicurezza e al degrado, fenomeni che vive, denuncia e combatte da anni. Francesca Musacchio che ha portato la testimonianza sull’aggressione subita durante un servizio in una delle troppe ‘moschee’ di Roma dove con il fotografo stava facendo un servizio per Il Tempo. La giornalista Daniela Pieri e infine, Alessio Papi, responsabile di ‘Popolari e populisti’ e Laila Maher, esempio di integrazione per tutti, una donna marocchina da anni in Italia imprenditrice nel settore sanitario.

Estremamente interessante anche la seconda sessione dove Gianluca Sciorilli di ESIM Global Eu-Usa e Marcello Barbieri di ESIM Global CBI hanno illustrato ad un pubblico attento e numeroso un importante strumento di prevenzione: Brainwave Science, una macchina che legge il cervello inventata da un gruppo di ricercatori americani e indiani.

La brainwave ha detto Sciorilli, è stata già oggetto di sperimentazione da parte degli americani e degli spagnoli. Ora viene distribuita in Italia dalla società italo-americana Esim Global di cui è responsabile, che ha lo scopo di presentarla agli stakeholders della sicurezza, della legalità e della giustizia. Questa tecnologia, la cui attendibilità è certificata al 99,9%, attraverso la lettura di onde cerebrali acquisisce prove certe che non possono essere influenzate dalla volontà e dalle emozioni del soggetto interrogato. E’ indispensabile per i governi e le istituzioni che intendano servirsene nella lotta contro il terrorismo o nell’attività anticrimine, magari per risolvere una volta per tutte i cosiddetti “cold case”, ossia quei delitti che da sempre costituiscono un enigma.

Si tratta di una risorsa importante per l’intelligence qualora venisse impiegata anche nell’ambito della lotta al terrorismo – ha infine detto Sciorilli – nello spiegarci il funzionamento della macchina capace di leggerci nel pensiero.

Il meccanismo è molto semplice – ha aggiunto Barbieri di Esim Global CBI- sullo schermo scorrono immagini di vario tipo, alcune comuni, altre inerenti a ciò che si intende scoprire. Il cervello non si può condizionare. La macchina rileva la frequenza delle onde cerebrali e le traduce in curve voltaiche che rivelano l’eventuale coinvolgimento del soggetto nelle organizzazioni terroristiche o la sua partecipazione ad azioni di tipo criminale.

Sia Sciorilli che Barbieri, ma anche Souad Sbai, ritengono opportuno utilizzare questa macchina nel carcere di Sassari, dove sono detenuti 22 terroristi islamici ad altissimo profilo criminale, al fine di tracciarne i collegamenti con le reti jihadiste presenti in Italia perché la brainwave, potrebbe risolvere non solo questi casi ma anche i tanti casi di criminalità e malagiustizia. A questo proposito, Sciorilli ha raccontato la storia di un uomo dell’Iowa (Usa), che dopo 33 anni di galera con una condanna all’ergastolo, è stato sottoposto all’esame della macchina risultando innocente e per questo l’uomo è stato risarcito con alcuni milioni di dollari per ingiusta detenzione. Insomma la macchina come svela i criminali, jihadisti, terroristi e gli assassini, svela anche gli innocenti. Confidiamo negli stakeholders per l’interesse a questa tecnologia, che è innocua ed ha superato di gran lunga il poligrafo e potrebbe, oltre che essere scientificamente certa, farci risparmiare pene ingiuste e risorse umane e economiche non indifferenti.