Deportazione e inganni non portano all’integrazione

Il popolo è costantemente manipolato da false ideologie e devastanti omertà

 

di Carlo Botta

Vi siete mai chiesti come fosse la vita all’interno di un monastero di clausura? Preghiera nel bel mezzo della notte alle 3:00, immaginate la situazione d’inverno con pioggia, freddo o tempesta, ogni monaco doveva alzarsi dalla branda e correre alla cappella del monastero per recitare un’ora di letture e canti in latino, inginocchiato sul freddo marmo mentre l’alito d’ognuno formava ad ogni parola nuvolette di vapore che confermavano quanto fosse gelido l’ambiente. Non esistevano riscaldamento e comfort. Il rito si ripeteva ogni tre ore, per tutto il santo giorno. Era proibito conversare tra i monaci. Non v’era alcuna possibilità di interagire con il mondo esterno al monastero (la favola che i monaci insegnassero l’agricoltura ai cittadini delle comunità circostanti è una bufala). Qualche monaco, non contento, si autoflagellava con strumenti atroci, come ad esempio il cilicio . Insomma chi decideva di dedicare la propria vita a quella devozione ne era pienamente consapevole, ma doveva soprattutto sentirne un forte desiderio. Era sufficiente trasgredire una sola delle regole e si finiva per essere condannati a severe punizioni fino alla “cacciata” irreversibile dalla comunità monastica. Certo vi erano anche altre attività, come le sacre scritture e le coltivazioni, lavori che venivano considerati come eventi ripaganti.

Perchè vi parlo della rigidissima vita dei monaci di clausura? Ovvio, perché è un esempio lampante di cosa voglia dire veramente volersi integrare. L’integrazione può manifestarsi solo, ripeto solo, se chi chiede ospitalità (o se preferite: accoglienza) senta nel proprio animo la sincera volontà di “sposare” quello stile, quelle usanze, quella cultura e soprattutto quel modus vivendi.

Il monachenismo vanta una storia millenaria e nessuno si è mai permesso ad imporre loro dei cambiamenti, è una scelta, uno stile di vita che solo chi lo condivide può farne parte, altrimenti in alternativa ci sono le riviere romagnole (o i paesi degli Emirati Arabi). Ora immaginate se a quel monastero avessero bussato tipi come (per esempio) Lele Mora o Fabrizio Corona, secondo voi come avrebbero reagito i monaci alle pressioni dei nuovi ospitati se avessero preteso che le preghiere venissero sostituite da happy hour con stuzzichini e fiumi di mojito? E magari al posto dell’Abate avessero preteso il Dj Bob Sinclar? Un esempio del cambiamento richiesto potrete immaginarlo da Qui.

Non serve particolare fantasia per immaginare la fine della “ospitalità” per i “blasfemi” arroganti. Nella migliore delle ipotesi (remota) sarebbero stati rifocillati per l’ultima volta e “gentilmente” cacciati a calci nel culo fuori dal monastero, con sentenza di ripudio irreversibile. Chi avrebbe secondo voi ragioni da vendere? I discotecari o i monaci?

Ora, come se non bastasse, immaginate una “improbabile” ma potenteSSA presidenteSSA che sentenziasse a rete unificate e su ogni organo d’informazione «I discotecari sono una risorsa per voi monaci, anzi il loro stile di vita presto diventerà: il vostro!» Non so a voi, ma a me suona come una minaccia sbraitata da una psicopatica. Poi si scopre che il potere detenuto da questa presidenteSSA gli è stato conferito dalle lobby legate a “quel” mondo che mira a degenerare e dominare le comunità.

Sempre fantasticando, ecco che appena i due incompatibili vengono messi fuori dal recinto del monastero, miracolosamente si è “materializzato” un corteo (in tempi da record) già pronto, con tanto di t-shirt coordinate e striscioni, tutto ben finanziato da un vecchio filantropo ungherese arricchitosi in America che, guarda caso, ha le mani in pasta in buona parte dei locali notturni e bordelli e mezzo mondo.
Ecco che si vede il sindaco di Milano in prima fila con uno striscione “Monaci razzisti e Fascisti di merda“. Orde di ragazzi rappers dei centri sociali che lanciano molotov contro le mura millenarie allo slogan “Monaci…Cretini, siete peggio di Salvini…»

Milano, la marcia del disonore

Vi sembra uno scenario surreale? Allora svegliatevi perché è ciò che sta accadendo in Italia da anni. Il popolo è costantemente manipolato da falsi ideologie e devastanti omertà. Ad esempio, nessuna Tv vi ha mai spiegato che l’islam non è una fede ecclesiastica, non è affatto una religione. Essa è una legge che vuole essere imposta al di sopra degli ordinamenti civili e costituzionali. L’islam è l’espressione dell’odio (secolare ormai) verso l’occidente con un unico obbiettivo: metterci in stato di minoranza per dominarci. E’ sufficiente dare una sbirciatina al corano per capirne il vero significato di tutto ciò e della Jihad!

Mi angoscia vedere un presidente della Repubblica che invece di tutelare il proprio Stato e il proprio Popolo, si ostini ogni giorno nel sollecitare l’abbattimento di quelle barriere di tutela con cui ogni Stato si è dotato per salvaguardare la propria gente e la propria libertà. Mattarella è incompatibile con la carica che ricopre, come buona parte delle figure istituzionali oggi al potere della nostra Nazione.

Le masse migratorie che oggi ci vedono come “target passivo” sono parte di un piano ben articolato e malevole. Guerre e destabilizzazioni nei paesi nordafricani come in medioriente esistono da sempre, eppure solo ora le masse si vedono “transumare” verso l’occidente. La cosa eclatante è che sono masse provenienti nel 90% dei casi da aree non in guerra. Solo il 3% dei “deportati” sono profughi di guerra (chi mi segue sa che lo denuncio da anni, da ben prima che scoppiasse in caso delle ONG). L’Italia è diventata una vera e propria fogna a cielo aperto, inoltre le Forze dell’Ordine sono al collasso, come anche la Sanità pubblica (intasata da orde di extracomunitari), insomma è palese che oltre a favorire la deflazione salariale e dei diritti, vogliono attuare anche il loro solito giochetto: deflagrare i sistemi pubblici per “”riformarli” attraverso gli amici privati (privatizzazioni). Pertanto sanità, welfare e sicurezza sono nel mirino dei famelici speculatori.

Bolrini e compari, al di là del cretinismo sterile, devono rispettare la volontà del popolo italiano. A noi non interessa la dottrina impartitagli dalle lobby e dai gruppi di pressione mondialisti; senza la nostra volontà (intendo degli italiani veri) non vi possono essere ulteriori sbarchi incontrollati di finti profughi (quasi tutti maschi ben nutriti in età militare muniti di smartphone, felpa cool e ben altro).

Inoltre è bene rimarcarlo una volta per tutte, fatta eccezione per quel 3%, i restanti clandestini non intendono assolutamente integrarsi alle nostre usanze e civiltà. Anzi ci detestano. Non basta nascere sul nostro territorio per ritenersi occidentali se poi i genitori dei “futuri europei” continuano ad imporgli le loro usanze islamiche rinnegando le nostre!! Fanno integrazione islamista tra loro blindandosi all’interno della nostra comunità, non con noi! Lo capite testacce di legno??  Lo stesso hanno fatto i cinesi, comunità che crea la maggior quota dell’evasione fiscale in Italia, ma che non si è mai integrata, non mangia il nostro cibo, non frequenta i nostri bar, ristoranti…creano altre piccole “Cina” nelle nostre città (vedasi l’area del Soho di Londra). Ritornando agli arabi, non solo gli islamici non vogliono integrarsi, ma addirittura pretendono che noi si accetti di cancellare le nostre differenze, vedasi rimozioni di crocifissi, presepi ecc. Quindi, mi rivolgo a quei sindaci scandalosi e anti Italia, dovremmo  radere al suolo le chiese, le cattedrali, Leonardo, Michelangelo, Raffaello? Matti, matti, matti, l’Italia vanta l’80% delle ricchezze monumentali del mondo proprio grazie a quelle radici cristiane, e non è necessario essere praticanti o cattolici per sentirsi parte di tale patrimonio culturale. Capii che la UE era un orrore proprio quando al suo nascere propose la Euro Costituzione in cui si negava la nostra stessa cultura di radici cristiane.

Le stragi di Parigi, Germania, Belgio ecc sono il sigillo tombale, la madre di tutte le prove che testimoniano nel sangue di innocenti il loro miserabile fallimento (degli €urofanatici), l’integrazione buonista era tutta una pagliacciata propagata dei soliti telecomandati radical chic desinistra. Non possono questi incoscienti esporre noi e i nostri figli a tali pericoli ed orrori solo perchè non possono ormai ammettere i loro fallimenti. Inghilterra e Francia in particolare, stanno pagano decenni di colonialismo, francamente sono fatti loro, l’Italia era l’unico grande paese europeo che era rimasto fuori da tali miscugli forzati di razza; era sufficiente guardare le loro nazionali di sport per capirlo (francesi olandesi e britannici in maggioranza di colore). Le scemenze sui contributi al nostro welfare le rimando ad un prossimo post, mi limito a dire che sono balle ed inganni. Il nostro welfare, la nostra sanità sono al collasso proprio perchè ci stanno invadendo di parassiti in una situazione di criminale austerità dovuta a delittuose decisioni (non esiste nessuna crisi) prese a Bruxelles e a Francoforte. La situazione è già drammatica e può solo peggiorare, mi riferisco ad ogni aspetto: economico, sociale, occupazionale, funzione pubblica, sicurezza, libertà…

Parlare di necessità di nuove manovalanze dal sud del Mediterraneo avendo in Italia la più catastrofica disoccupazione di sempre: 9 milioni di poveri, 4,5 milioni di famiglie senza alcun reddito, suicidi giunti a oltre 6000 casi l’anno…è da veri criminali traditori. I delitti hanno sicuramente una radici decennali, ma la scure mortale è stata impugnata negli ultimi anni da orribili collaborazionisti, in particolare da Napolitano, Monti, Prodi, Draghi, e i quattro governi fantaccio che vanno dal golpe spread del 2011 ad oggi.

Esimi signori Mattarella, Grasso, Boldrini e compari, resta il fatto che l’Italia è degli Italiani, non è vostra nè tantomeno di quel condominio che si ostina a autotitolarsi Unione Europea; frutto di un’utopia disastrosa destinata solo all’auto-disintegrazione, come avvenne per l’URSS e per le follie naziste.

Vi confronterete faccia a faccia col popolo al prossimo Mojito party, ma tranquilli stavolta il pestello lo porterà la gente.