L’attacco terroristico contro la comunità copta ortodossa avvenuto ieri nel governatorato di Minya da parte di un gruppo di uomini armati, costato la vita a 28 persone, ha coinvolto almeno tre veicoli su cui viaggiavano membri della minoranza cristiana.
Erano tre i veicoli presi di mira dal gruppo armato: il primo era un furgone di una famiglia che proveniva dalla chiesa di Nazlet Hanna a Beni Suef, il secondo era invece un autobus che trasportava un gruppo di bambini che andavano in visita dall’arcivescovo di Bani Mazar, il terzo veicolo era un camion con a bordo 16 operai impegnati nei lavori al monastero di al Garnos nella località di Maghagha. Il vescovo Agathon ha dichiarato
“I militanti hanno chiesto ai passeggeri se erano cristiani. Alla loro risposta affermativa hanno individuato gli uomini trascinandoli fuori dalle vetture prima di sparare”, ha dichiarato il vescovo. “Hanno rubato ogni cosa di valore in possesso delle vittime, compresi i pochi gioielli in oro delle donne”, ha sottolineato il prelato.
Poco dopo l’attacco, il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha indetto una riunione di emergenza con i funzionari della sicurezza per esaminare la questione. Successivamente Al Sisi ha dato le sue direttive alle istituzioni statali interessate per accelerare le misure per far fronte alle percussioni dell’attacco e per assicurarsi di fornire assistenza alle famiglie delle vittime e delle persone ferite.
L’Aviazione egiziana ha lanciato sei attacchi aerei sulla città di Derna nell’est della Libia, dopo l’attentato ad un gruppo di cristiani copto ortodossi nel governatorato di Minya, nell’Alto Egitto, costato la vita a 28 persone e diverse decine di feriti. Lo riferisce l’emittente di Stato egiziana. L’attacco aereo è stato comunicato poco dopo un discorso del presidente Abdel Fatah al Sisi alla nazione dopo l’azione terroristica contro la comunità cristiana, nel quale il presidente ha dichiarato che l’Egitto “non esiterà a colpire i siti e i campi in cui si nascondono i terroristi nel paese e all’estero”.
Rivolgendosi direttamente agli estremisti islamici, Al Sisi ha dichiarato: “Ci sono operazioni militari dirette contro le aree da cui provengono gli attentatori di Minya”. Nel suo discorso Al Sisi ha dichiarato che almeno 1.000 autovetture Suv di grossa cilindrata hanno tentato di varcare il confine tra Libia ed Egitto in questi mesi, le stesse utilizzate dagli uomini armati che oggi hanno assaltato un gruppo di copti, tra cui diversi bambini, nel governatorato di Minya.
Nel corso dei sei raid aerei dell’aviazione egiziana, condotti oggi su Derna, è stato colpito l’edificio centrale del Consiglio dei mujahidin di Derna, la formazione islamica vicina ad al Qaeda che controlla parte della città e che combatte contro le forze libiche del generale Khalifa Haftar. L’edificio è situato nel quartiere Jabalia. Secondo quanto ha riferito il portavoce del Consiglio della shura dei mujahidin di Derna all’emittente televisiva “al Jazeera”, i raid hanno colpito una zona densamente abitata. L’emittente televisiva “al Libya” riferisce che i raid sono avvenuti al tramonto, a poche ore di distanza dall’attentato contro i copi nel governatorato di Minya (Alto Egitto), ed hanno colpito diverse zone della città della Cirenaica. (Res)