RABAT – Conosciuta come ‘Lady Sos’, Nawal Al Soufi è stata premiata come “Arab hope maker”, portatrice di speranza, in base alla definizione del premio più ambito dagli attivisti del mondo arabo, l’Oscar del volontariato.
3 MAGGIO 2017 (LO SCAFISTA PARLA DI CONTATTI CON NAWAL)
https://youtu.be/oMwMYytRTZo
In questi giorni, a Dubai, ha ricevuto un milione di Dirham, “per aver aiutato con passione migliaia di rifugiati e migranti provenienti prevalentemente dalla Siria e soccorsi sulle coste del Sud d’Italia“.
Il premio le è stato consegnato dallo sceicco Mohammad Bin Rachid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati. Nawal Al Soufi, 30 anni, di origine marocchina, vive da sempre vicino a Catania con la sua famiglia di origine. Ha guadagnato la fama di Lady Sos da quando nel 2013 andò in Siria, in chiave anti-Assad, a portare “aiuti umanitari” a Homs e Aleppo. Da allora, il suo numero di cellulare passa di mano in mano tra quanti dicono di fuggire dalla guerra per raggiungere le coste italiane.
Il telefono di Nawal è sempre acceso, come ha raccontato la premiata nel corso della cerimonia di consegna: “È una grande responsabilità, non posso spegnerlo, è l’unico modo che hanno per contattarmi. Quando rispondo, sento sempre frasi tragiche tipo: ‘le onde sono altissime’, ‘stiamo affondando’, ‘anneghiamo, ti prego, aiutaci‘.