La proposta della Pinotti: “Ritorni la leva obbligatoria”

Per il momento si tratta soltanto di una proposta, ma non è la prima volta che rispunta in agenda l’ipotesi di ristabilire la leva obbligatoria.

Per Roberta Pinotti la riproposizione in una qualche forma declinata in termini di utilizzo dei neo maggiorenni in un ambito di sicurezza sociale, “non è un dibattito obsoleto”. Il ministro della Difesa prende a esempio i principali Paesi dell’Europa dove il dibattito è tornato all’ordine del giorno.

La discussione sul ritorno della leva obbligatoria è stata riaperta non solo in Svezia ma anche in Francia dove, alle ultime presidenziali, l’argomento è stato toccato da molti candidati, compreso il neo presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Oggi questo dibattito viene riproposto in Italia dal ministro della Difesa che, a margine della sfilata degli Alpini a Treviso, ha ipotizzato appunto il ritorno della leva obbligatoria. Una leva, ha specificato, “non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti”.

“Da un lato – ha spiegato la Pinotti a Repubblica – per le missioni internazionali abbiamo bisogno di militari professionalmente preparati e qui la leva obbligatoria non sarebbe lo strumento più idoneo. Ma l’idea di riproporre a tutti i giovani e alle giovani di questo Paese un momento unificante, non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti ed in cui i giovani possono scegliere dove meglio esercitarlo – ha concluso il ministro della Difesa – è un filone di ragionamento che dobbiamo cominciare ad avere”.

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“L’ipotesi di reintrodurre una ferma obbligatoria a fini di servizio civile per il generale Claudio Graziano, capo di stato maggiore della Difesa, è un progetto che “potrà essere molto utile” sia come “momento di formazione a servizi come la Protezione Civile” sia come “possibilità in futuro di allargare alle forze armate in caso di bisogno”.

Lo ha detto oggi, a Treviso, commentando la riflessione lanciata poco prima dal ministro della difesa, Roberta Pinotti, a margine dell’Adunata del Piave.

“In molti anni le forze italiane, diventate professioniste – ha aggiunto Graziano – si sono rivelate fra le migliori del mondo. Io ero presente quando la leva è stata sospesa non perché non erano bravi i militari di leva ma perché non potevano essere impiegati in operazioni, visto che l’impiegabilità in operazioni deriva anche dall’addestramento e dalla capacità di operare in ambiti internazionali”.

“La possibilità di integrare con un sistema diverso, nell’ambito del Terzo Settore, delle forze a disposizione per la pubblica utilità, per la protezione civile – ha proseguito l’alto ufficiale – è un argomento che molti paesi stanno studiando e che può servire allo sviluppo del Paese”.