Il peso del fisco, in Italia, è insostenibile soprattutto se nel confronto con gli altri paesi europei. A lanciare l’allarme è il presidente di turno di Rete Imprese Italia e numero uno di Confartigianato, Giorgio Merletti, in occasione dell’assemblea annuale. Dati alla mano Merletti ha ricordato che, nel 2017, l’Italia registra un maggior prelievo fiscale rispetto all’Eurozona di 21,3 miliardi di euro, pari a 1,3 punti di Pil. Il cuneo fiscale è pari al 47,8%, superiore di 11,8 punti alla media dei Paesi Ocse, e la tassazione dell’energia in rapporto al Pil è la più alta dell’Ue.
Ma non è solo il tema fiscale a destare preoccupazione. Lavoro e accesso al credito sono gli altri due nodi sul tavolo. “Dal 2008 ad oggi – ha detto Merletti – il calo degli occupati si è concentrato nel lavoro indipendente con la perdita di 535.000 unità”. Resta, poi, “perdurante” la difficoltà, per le micro, piccole e medie imprese, di avere credito: “negli ultimi 5 anni i finanziamenti sono diminuiti di 120 miliardi”. (askanews)