Spacciatori rimpatriati (con scorta) due volte: trovati ancora in Italia

Li abbiamo, nel senso dello Stato (cioè coi soldi dei cittadini), accompagnati in Tunisia due volte.

 

Quattro inutili voli d’aereo, visto che gli immigrati tunisini sono tornati tutte le volte in Italia, a Perugia per la precisione, per riprendere la loro redditizia attività di sempre: lo spaccio.

Sembra assurdo, ma non lo è. Venerdì scorso i due immigrati irregolari sono stati arrestati di nuovo nel parco di via Cortonese del capoluogo umbro a spacciare dosi ai tanti tossicodipendenti che frequentano la zona. Il blitz della polizia è stata fruttuoso, quanto assurdo. Quando gli agenti si sono ritrovati di fronte i volti noti che sarebbero dovuti essere a diversi chilometri dall’Italia, non credevano ai loro occhi.

Quando sono arrivate le pattuglie, tre magrebini hanno tentato la fuga, ma dopo un inseguimento, come spiega Umbria24, sono stati catturati dalle forze dell’ordine. Uno di loro, di appena 17 anni, “è stato affidato al ‘Pronto intervento sociale’ del Comune di Perugia“. Per gli altri, come spiega il quotidiano online locale, “erano due vecchie conoscenze delle forze di polizia: tunisini, un 26enne e un 28enne, per anni punti di riferimento delle consorterie malavitose di connazionali dediti allo spaccio a Fontivegge”. Entrambi rimpatriati due volte con la scorta (dal costo di migliaia di euro) ed entrambi ritornati liberamente in Italia. Due volte ciascuno. L’ultima volta era successo ad agosto dell’anno scorso. Ora accadrà di nuovo, visto che sono stati portati in un Cie per l’espulsione. Fino alla prossima volta, quando torneranno ancora a Perugia a spacciare. Per poi riprendere un volo gratis (con scorta) fino alla Tunisia. IL GIORNALE