Nemmeno i grillini sono vergini. Almeno non sul tema immigrazione.
Nel video: il consigliere comunale grillino di Marostica che in due anni ha incassato oltre 4 milioni di euro grazie al business dell’accoglienza profughi
(il Giornale) Da quando è scoppiata la polemica sulle Ong nel Mediterraneo, non passa giorno che i Cinque Stelle non ripetano ai quattro venti che “i migranti sono un business” per coop e partiti politici. Accusando questi ultimi di aver trovato – Di Battista dixit – “una nuova forma di finanziamento pubblico”.
Andando a spulciare nelle realtà locali, però, nelle fila pentastellate c’è chi con mano destra tiene ben stretti i principi dettati da Grillo e con la sinistra non disdegna di incassare soldi dallo Stato per l’accoglienza (guarda in video). O almeno è questo quello che succede a Marostica, paese in provincia di Vicenza famoso per essere la “città degli scacchi”. Qui nel 2013 il M5S presentò come candidato sindaco il giovane Gedorem Andreatta: classe 1979, venne eletto in consiglio comunale e ancora oggi, nonostante mal di pancia interni e MeetUp impazziti, rimane il rappresentante più autorevole dei grillini.
Bene. È lecito attendersi da lui una rigorosa adesione alle battaglie del Movimento, compresa la crociata contro il “business dell’immigrazione”. Eppure il nome di Andreatta compare come proprietario al 5% della Hotel Adele SRL, società famosa a Vicenza per la gestione dei profughi. Il 5% è poca cosa, direte. In realtà il restante 95% è in mano alla San Francesco Costruzioni SRL, azienda che si occupa di edilizia e ristrutturazioni. E chi c’è dietro? Sempre lui: il consigliere comunale pentastellato. Che quindi controlla al 99% quell’Hotel Adele SRL che da due anni foraggia le proprie casse con i fondi nazionali per l’accoglienza.
Insomma: il grillino fa affari coi migranti. E non parliamo di spiccioli. Nel 2015 la società ha vinto il bando per l’assegnazione di 150 immigrati, incassando 34,92 euro al giorno per almeno otto mesi. Facendo rapidi calcoli, si supera il milione di euro. Mica male. Nel 2016 la fetta di torta si è ingrossata, con 280 migranti a 34,97 euro al giorno. Totale: quasi 3 milioni di euro in dieci mesi.