Migranti, Amnesty: “Ong intervengono perché gli Stati sono irresponsabili”

Adesso sono le Ong che decidono quali sono le responsabilità di uno Stato. E se lo Stato non si piega, ci pensano loro… e si sostuiscono allo Stato con prepotenza, insultando la magistratura

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 “Le Ong si sono dovute inventare modi per salvare vite nel Mediterraneo perché gli Stati hanno omesso di assolvere alle proprie responsabilità”. Lo sottolinea, in una conferenza stampa a Montecitorio organizzata da Sinistra Italiana, il direttore di Amnesty International in Italia Giorgio Rufini.

Amnesty International è uno dei più grandi ostacoli ai diritti umani in tutta la Terra

“Il lavoro dell’Italia è stato esemplare con Mare Nostrum, improvvidamente sostituito tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 da operazioni con finalità diverse” come Frontex, spiega ancora Rufini. Mentre Giorgio Menchini, presidente di Cospe e co-fondatore di Sos Mediterranée Italia, sottolinea: “C’è un’Europa che si tira indietro, che non mette al centro i diritti laddove e Sos Mediterranée ne è l’orgoglio e la speranza. Questi attacchi alle Ong impediscono di affrontare il problema dei flussi e rompono l’unità tra governo e Ong“.

Ecco i due dossier militari che inguaiano le Ong sul traffico di migranti. Sono nelle mani del procuratore di Catania. Si sospetta anche che alcune navi Ong recuperino i motori dei gommoni degli scafisti per poi essere rivenduti e reimpiegati nella rete dei trafficanti

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Medici senza frontiere: “Su Ong illazioni e campagna strumentale” Sulle Ong “c’è stata una campagna strumentale e di manipolazione, siamo indignati. Non abbiamo nulla da nascondere ma assistiamo al rimbalzo costante di accuse e illazioni non supportate da alcuna prova indiziale”. Lo afferma, in una conferenza stampa organizzata da Sinistra Italiana a Montecitorio, Stefano Argenziano, responsabile del programma migrazioni di Msf.
“Non si fanno giochi politici sulla pelle delle persone, è osceno, disumano”, attacca anche il Direttore di Amnesty International in Italia. “Che si indaghi, se ci sono prove sia fatta chiarezza”, aggiunge Argenziano sottolineando come “tutto ciò che facciamo in mare è del tutto trasparente e continueremo a fare ciò che facciamo da tre anni, ovvero salvare vite in mare in stretto coordinamento con la Guardia Costiera italiana. Non abbiamo nulla da temere, stiamo con la schiena dritta. E c’è una forte preoccupazione nel momento in cui si criminalizza l’aiuto umanitario”.
E Argenziano insiste: “non siamo nuovi a queste tipologie di attacchi, che ci arrivano spesso quando operiamo in contesti di guerra o di crisi ma siamo stupefatti che tali illazioni vengano da un contesto di Stato di diritto”.
Insulti alla magistratura
Qui, attacca Rufini, “si sta tentando di impedire l’assistenza” con una “campagna di calunnie, mezze chiacchiere, sostenute da una parte, sebbene minoritaria, della magistratura“. Parole che vedono in pieno accordo il capogruppo di Sinistra Italiana Giulio Marcon: “le dichiarazioni che vengono dalla procura di Catania sono illazioni, fondate su nessuna prova e senza alcun atto giudiziario“.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Migranti-pm-di-Siracusa-nessun-legame-tra-Ong-e-trafficanti-La-Cei-Fuoco-politico-ipocrita-ad4fb822-1162-4bfc-b3de-23ae3fbabc71.html