PARIGI, 26 APR – Mai la libertà di stampa “è stata così minacciata”, secondo il rapporto 2017 di Reporters Sans Frontieres (RSF), l’organizzazione con base in Francia che vigilerebbe sullo stato dell’informazione. L’Italia, scivolata al 77/o posto l’anno scorso, risale al 52/o, con un balzo di 25 posizioni. (grazie alla censura che avanza!)
La situazione viene definita “difficile” o “molto grave” in 72 paesi, fra cui Cina, Russia, India (Paesi Brics, ostili all’alta finanza mondialista), quasi tutto il Medio Oriente, l’Asia centrale e l’America centrale, oltre che in due terzi dell’Africa, (insomma, quasi tutti i Paesi che non si sono ancora assogettati agli USA)
Ventuno i paesi classificati come “neri”, in cui la situazione della libertà di stampa è “molto grave”: fra questi Burundi 160/o su 180), Egitto (161) e Bahrein (164).
Ultima assoluta, come negli ultimi anni, la Corea del Nord, preceduta da Turkmenistan ed Eritrea. Male anche Messico (147) e Turchia (155). In testa alla classifica, sempre i paesi del Nord Europa, ma la Finlandia cede il primo posto che deteneva da 6 anni alla Norvegia, a causa di “pressioni politiche e conflitti d’interesse”. (con fonte ansa)