Bruxelles, 26 apr – La Camera della Corte europea dei diritti umani ha annunciato l’intenzione di lasciare il caso Berlusconi alla Grande Camera della stessa Corte, di cui fanno parte presidenti, vicepresidenti e altri 14 giudici per un totale di 17 membri, che esamina i casi considerati piu’ complessi. Le parti sono state informate e hanno un mese di tempo per sottoporre le loro opinioni “ragionate”.
Nel comunicato della Corte di STRASBURGO non si fa cenno ai motivi della decisione presa ieri, ma indicata solo oggi. Il ricorso alla Grande Camera e’ previsto nei casi in cui il caso solleva gravi problemi di interpretazione della Convenzione o dei protocolli o se la sentenza puo’ scatenare un contrasto con una sentenza precedente.
Il ricorso di Berlusconi si fonda sull’argomento che l’articolo 7 della Convenzione europea impedisce la retroattivita’ per cui la legge Severino non puo’ essere applicata in modo retroattivo. Incandidabilita’ e decadenza parlamentare, secondo Berlusconi, sono sanzioni di natura penale, alla luce dei cosiddetti “criteri Engel” utilizzati dalla Corte Europea. Aps (RADIOCOR)
EG, B. IO SONO UNO DEI TANTI “TALIANI” CHE NON SENTO LA NECESSITA’ DEL SUO ONOREVOLE RIN-GRESSO – AL PARLAMENTO . … C’è GIà IL NOSTRO RENZINO PER FINIRE L’ I N C O M P I U T A .!!!