“Sto bene, la più grande difficoltà è stata la privazione della libertà. Nessuno mi ha mancato di rispetto o mostrato violenza”. Sono state queste le prime parole alla stampa di Gabriele Del Grande, all’aeroporto di Bologna, dov’è arrivato questa mattina dopo il suo rilascio in Turchia. “Sono stato vittima di una violenza istituzionale. Considero illegale quello che mi è successo. Non mi è stato torto nessun capello, non ho ricevuto alcun tipo di violenza fisica”, ha detto Del Grande, dopo avere abbracciato i familiari.
Il “giornalista” italiano finanziato dalla Open Society di Soros, accolto dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, ha detto di essere stato interrogato da “uomini in borghese” che gli hanno rivolto domande sul suo lavoro. Del Grande ha inoltre rivolto un pensiero a tutti “i giornalisti in arresto in Turchia e in altri Paesi” ed ha ringraziato, le istituzioni, il ministro Alfano e la rete diplomatica, la società civile italiana e le autorità turche per la soluzione del caso. “Adesso, dopo giorni di sciopero della fame, vado a mangiare”, ha detto sorridendo. (askanews)
Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha parlato questa mattina con il padre di Gabriele Del Grande, Massimo, al quale ha espresso la sua grande soddisfazione per l’imminente arrivo in Italia del giornalista e blogger. Lo rende noto Palazzo Chigi. La liberazione è “frutto – sottolinea Gentiloni – dell’impegno svolto con discrezione e determinazione dalla nostra diplomazia”. (ANSA)