Il blocco che gli stati occidentali stanno mettendo in atto nei confronti del progetto russo presentato all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) sul presunto attacco chimico ad Idlib mostra l’inconsistenza della loro posizione: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante un incontro con l’omologo cinese Wang Yi ad Astana dove entrambi stanno partecipando alla riunione dell’Organizzazione di Shangai per la cooperazione (Sco) in corso oggi ad Astana.
“In questo contesto si è manifestato il completo fallimento della posizione dei nostri colleghi occidentali, che di fatto vietano all’Opac di inviare i propri ispettori sulla scena dove è avvenuto l’incidente e presso la base aerea da cui sarebbero presumibilmente decollati gli aerei con le armi cariche di sostanze chimiche”, ha proseguito il ministro degli Esteri russo.
Lavrov ha sottolineato che le proposte russe sono state respinte “senza alcuna spiegazione chiara”. Il ministro degli Esteri russo ha aggiunto che questa disinformazione rischia di ostacolare l’attuazione della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla Siria. A favore della proposta di risoluzione russo-iraniana hanno votato sei membri del Consiglio esecutivo dell’Opac, mentre 21 delegati si sono espressi in maniera contraria e 13 hanno scelto di astenersi.
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