Il leader dello Stato Islamico (Isis), Abu Bakr al Baghdadi, sarebbe stato “catturato” in un’operazione coordinata dall’intelligence russa in una località nel nord della Siria dopo essere fuggito dalla città irachena Mosul lo scorso 2 aprile. E’ quanto annuncia oggi un sito iracheno legato a milizie sciite.
Non è la prima volta che si dà notizia dell’arresto, il ferimento o addirittura l’uccisione del Califfo da parte degli iracheni. Oggi, in un comunicato ripreso dal sito iracheno EHS (Mobilitazione Popolare Informatica), Haissam Bou Said, indicato come responsabile dell’ufficio media del segretario generale della Direzione EU per la Sicurezza e le Informazioni (Organizzazione non governativa DESI) ha detto che il suo ufficio “ha ricevuto informazioni precise che indicano la cattura del leader dell’organizzazione di Daesh (acronimo in arabo di Isis) Abu Bakr al Baghdadi nel nord siriano durante una operazione congiunta delle intelligence russa e siriana”.
“L’arresto è avvenuto dopo che al Baghdadi è stato costretto a fuggire da Mosul lo scorso 2 aprile a causa della caccia lanciata da Mobilitazione Popolare (alleanze di milizie sciite che combatte contro i jihadisti nella parte ovest di Mosul) per prenderlo”, si legge nel comunicato.”Il nostro ufficio si riserva dal pubblicare i dettagli dell’operazione della cattura fino a quando non si accerterà di alcune delle informazioni ricevute”, recita ancora il testo del comunicato. (askanews)
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