Regioni e comuni chiedono al governo di escludere ipotesi di nuovi tagli al momento di definire la manovra per il prossimo anno.
Massimo Garavaglia, coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, spiega che nel 2018 bisogna ancora ripartire i 2,7 miliardi di tagli strutturali alla spesa non sanitaria disposti con la manovra del 2016. “Avendo già ridotto la spesa per il personale e l’acquisto di beni e servizi è un po’ complicato trovare nuovi spazi di risparmio”, ha detto durante un’audizione in Senato sul Documento di economia e finanza.
L’Anci, l’associazione dei sindaci italiani, lamenta che “l’entità dello sforzo richiesto ai comuni tra 2011 e 2015 è stato di oltre 9 miliardi”.
“Riteniamo pertanto che debba essere nettamente da escludere una ulteriore fase di spending review”, ha detto Guido Castelli in rappresentanza dell’associazione.
Il Def annuncia una nuova fase di tagli alla spesa da circa 1 miliardo nel 2018 ma riferita alle amministrazioni centrali dello Stato. REUTERS