SASSARI, 13 APR – Avevano realizzato due serre fotovoltaiche nelle campagne di Ozieri presentandole come ‘strumentali’ all’attività agricola, ma di fatto gli impianti realizzati servivano solo per la produzione industriale di energia elettrica e beneficiare illecitamente delle agevolazioni nel settore agricolo, urbanistico e ambientale e ottenere incentivi pubblici per un ammontare complessivo superiore ai 50 milioni di euro.
I finanzieri del comando Unità speciali di Roma e del nucleo di Polizia tributaria di Sassari hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Sassari su richiesta della Procura di due impianti fotovoltaici. Per tre società coinvolte e per i sei rappresentanti legali che si sono avvicendati alla loro guida l’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato. Sequestrati i soldi incamerati a titolo di incentivi, i beni nella disponibilità delle società e quelli degli amministratori fino alla concorrenza dell’ammontare del profitto del reato, per il periodo 2011-2016 circa 13 milioni.
Sono state inoltre bloccate le ulteriori erogazioni di incentivi, che sarebbero ammontate ad altri 41 milioni di euro. L’avvio delle indagini risale al settembre dello scorso anno. Il nucleo romano, specializzato fra gli altri nel settore delle energie da fonti rinnovabili finanziate con contributi provenienti dalle bollette elettriche, ha cercato di accertare la sussistenza dei requisiti e dei presupposti per il riconoscimento e il mantenimento degli incentivi. Sono stati verificati gli impianti e la documentazione, ma i controlli hanno fatto emergere l’ipotesi del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e lottizzazione abusiva a opera degli indagati. (ANSA).