BARI, 12 APR – Non hanno testimoniato nel processo, dove avrebbero dovuto raccontare di essere stati costretti a mendicare e a vivere in una stalla, e di conseguenza sono cadute tutte le accuse nei confronti del loro presunto aguzzino. La Corte di Assise di Appello di Bari ha infatti assolto “per non aver commesso il fatto” e immediatamente scarcerato il 44enne bulgaro Marin Kostov Todorov, imputato per i reati di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù. In primo grado era stato condannato a sette anni.
L’uomo, in carcere dal novembre 2014, era accusato di aver organizzato il trasferimento in Italia di alcuni connazionali, illudendoli con la promessa di un lavoro, ma in realtà costringendoli poi a mendicare per strada. Alle presunte vittime (sette quelle identificate nel corso delle indagini) l’uomo avrebbe chiesto a fine giornata un incasso minimo di 30 euro a testa per l’attività di accattonaggio in cambio di un würstel e acqua.
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Erano tenuti in condizioni disumane, nelle stalle dei cavalli che erano del boss Savinuccio, a Bari, città a giunta PD, il partito noto per la fratellanza e l’amore verso i diversi, gli immigrati e i rom.
Cittadini bulgari, alcuni disabili, portati in Italia con la promessa di un lavoro e costretti a mendicare. La sera dovevano consegnare le elemosine ai loro aguzzini, almeno 30 euro per avere un po’ da mangiare. Venivano lasciati negli angoli della città su una vecchia e sporca vettura senza sedili e poi abbandonati nelle stalle la notte. “Neanche gli animali avrebbero potuto vivere così”, hanno detto i poliziotti che li hanno trovati e assistiti.
Qui le foto di repubblica
Ora Marin Kostov Todorov, accusato di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù, è stato assolto