Siria, ambasciatore Usa all’ONU: “non c’e’ soluzione con Assad al potere”

“Non c’e’ nessuna possibilità di una soluzione politica con Assad alla guida del regime”. E’ questa ora la convinzione di Nikki Haley, ambasciatore degli Stati Uniti all’Onu che la scorsa settimana, cioè prima dell’attacco chimico ad Idlib e del raid di risposta ordinato da Donald Trump, aveva indicato che la priorità di Washington non era l’uscita di scena di Assad.

“Il fatto è che se guardiamo alle sue azioni, alla situazione è difficile immaginare un governo pacifico e stabile con Assad”, ha affermato l’ex governatrice repubblicana della Carolina del Sud in un’intervista che la Cnn manderà in onda oggi e della quale ha pubblicato delle anticipazioni.

Nell’intervista Haley ha poi ribadito quanto detto al Palazzo di Vetro venerdì, e ieri Donald Trump ha scritto al Congresso, cioè che vi potranno essere altre azioni da parte del presidente in Siria. “Se dovrà fare di più, farà di più – ha detto – ora tutto dipende da come tutti risponderanno a quello che succede in Siria, per fare in modo che ci muoviamo verso una soluzione politica ed iniziamo a trovare pace in quell’area”.

In ultima analisi quindi Haley ritiene che un ‘cambio di regime’ – termine che appare in netto contrasto con il programma isolazionista “America First” con cui Trump è arrivato alla Casa Bianca – arriverà perché “tutte le parti vedranno che Assad non è il leader di cui la Siria ha bisogno”.

E rispetto ad eventuali disaccordi all’interno dell’amministrazione, alla luce del fatto che Rex Tillerson ha detto che la priorità numero uno per gli Usa in Siria è sconfiggere lo Stato Islamico, Haley sottolinea che “vi sono molteplici priorità, rimuovere Assad non è l’unica e quello che ovviamente stiamo cercando di fare è sconfiggere l’Is”.

“In secondo luogo, non possiamo avere una Siria pacifica con Assad e in terzo, dobbiamo escludere l’influenza dell’Iran e poi – conclude -finalmente muovere verso una soluzione politica”. adnkronos