Tunisi, 6 apr. – Un tribunale tunisino condannato in contumacia a un anno di carcere un DJ britannico reo di aver eseguito in una discoteca locale una registrazione remixata della chiamata alla preghiera musulmana. Lo ha detto una fonte giudiziaria locale.
Dax J, che ha lasciato la Tunisia dopo aver passato lo scorso fine settimana nella città nord-orientale di Hammamet, è stato condannato a “sei mesi di detenzione per pubblica indecenza e altri sei mesi per offesa alla morale pubblica”, ha detto Ylyes Miladi, un portavoce di un tribunale della vicina città di Grombalia. Il giudice ha tuttavia lasciato cadere le accuse contro il proprietario del locale notturno e un organizzatore dell’evento nella località costiera, ma la pubblica accusa ha fatto appello sostenendo che i due avrebbero dovuto controllare le esibizioni del DJ, come ha spiegato il portavoce.
Un filmato della presunta esibizione che è stato condiviso ampiamente sui social mostra i frequentatori del club che ballano al ritmo della musica che include la chiamata alla preghiera. Un video che ha scatenato una tempesta sui social media. Lunedi scorso, le autorità avevano annunciato di aver chiuso la discoteca. A nulla sono servite le scuse del DJ e degli organizzatori della manifestazione. Il ministro per gli affari religiosi ha dichiarato che: “deridere le opinioni e i principi religiosi dei tunisini è assolutamente inaccettabile”. (askanews)