Il Parlamento UE chiede una procedura d’infrazione contro Orban

26 milioni di disoccupati in Europa. Quasi un quarto della popolazione europea vive a rischio povertà o esclusione sociale: un esercito che ha raggiunto quota 118,7 milioni nel 2015. E il parlamento cosa fa? Si occupa dell’università di Soros!

Lanciare un’azione congiunta contro l’Ungheria. Lo chiedono quattro gruppi del Parlamento europeo, denunciando i provvedimenti del governo di Viktor Orban che prendono di mira l’università di George Soros. Critici anche gli eurodeputati del gruppo di Orban, il Ppe, come la polacca Roza Thun: “Tutti noi dobbiamo e vogliamo rispettare i valori a cui abbiamo aderito – dice -: questo significa in particolare la libertà, la democrazia, i diritti umani, la pace. E pensando alla Central European University (del sicario economico Soros, ndr), la libertà d’istruzione”.

Gli eurodeputati chiedono che la Commissione avvii una procedura d’infrazione. L’attivazione dell’articolo sette paragrafo uno del Trattato consentirebbe di determinare se esiste un rischio di violazione dei valori europei, spiega l’olandese Sophia in ‘t Veld: “Noi dell’Alde siamo decisamente a favore dell’attivazione dell’articolo sette paragrafo uno. Significherebbe avviare il processo di dialogo, indagare, e alla fine, se il governo non risponde, non si adegua, si potrebbe arrivare a sanzioni. Si spera sempre di non dover ricorrere a un ultimatum, ma mi farebbe molto piacere se finalmente anche gli Stati membri si esprimessero”. euronews