TORINO – La protesta dei No tav in Val di Susa non ha il connotato dell’azione terroristica volta a condizionare le decisioni dello Stato sull’alta velocità. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso della Procura di Torino che insisteva nel sostenere questa accusa nei confronti di quattro attivisti che avevano lanciato molotov contro il cantiere di Chiomonte.
Per Claudio Alberti, Niccolò Blasi, Chiara Zenobi e Mattia Zanotti è stata confermata la condanna a tre anni e sei mesi per i reati di danneggiamento, detenzione e porto di molotov e resistenza a pubblico ufficiale, così come stabilito dalla Corte di Assise di Appello di Torino nel 2015.
L’assalto a Chiomonte avvenne la notte tra il 13 e il 14 maggio del 2013 e si concluse con il danneggiamento di un compressore, senza feriti. I lavori per il sondaggio geodetico furono interrotti solo per mezz’ora