In Italia è difficile accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, regolata dalla legge 194, a causa “dell’elevato numero di medici” obiettori di coscienza “che rifiutano di praticare aborti per ragioni di coscienza”. Lo scrive il Comitato diritti umani dell’Onu nelle sue ‘osservazioni conclusive’ del 2017 sul nostro Paese. Il risultato di tutto questo sarebbe, secondo l’ONU, “un numero significativo di aborti clandestini”, accusa non supportata da dati specifici, che d’altronde sarebbe difficile quantificare.
L’Italia, si legge nel documento, “dovrebbe adottare le misure necessarie per garantire un accesso tempestivo e senza ostacoli ai servizi di aborto legale sul suo territorio, e stabilire anche punti di riferimento effettivi per le donne in cerca di strutture” in grado di garantire il servizio.
Il documento ONU sulla sostituzione etnica lo trovate qui >>>
la migrazione di sostituzione si riferisce alla migrazione internazionale di cui un Paese avrebbe bisogno per prevenire il declino della popolazione e l’invecchiamento della popolazione derivante dai bassi tassi di fertilità e di mortalità, provocati dall’ONU stessa
L’ONU vuole un «rimpiazzo» in Italia: 26 milioni di immigrati entro il 2050