Si facevano i selfie sulle spiagge bianche delle Maldive. E sui social si vantavano: “Abbiamo fatto 4mila euro…quanto noi guadagnano soltanto i politici”. il Giornale
Tutti quesi soldi, però, li “facevano” rubando negli appartamenti della borghesia napoletana. E con i soldi racimolati dalle ruberie potevano permettersi la bella vita in giro per il mondo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno arrestato tre componenti di questa banda. Per loro si parla di “associazione a delinquere finalizzata al furto”.
La tecnica del “pezzetto di carta”
Nel corso delle indagini, i militari dell’Arma hanno accertato che nel periodo tra luglio e settembre 2016 la banda è riuscita a mettere a segno numerosissimi furti negli appartamenti dei quartieri residenziali di Napoli e in tutta la Campania. Gli arrestati sono tutti residenti nel napoletano Rione Traiano. Operavano sempre con le stesse modalità: dopo aver individuato la casa da svaligiare e aver effettuato un sopralluogo in giornata, alla luce del sole, colpivano usando la tecnica del “pezzetto di carta” per verificare se i proprietari fossero rientrati. I furti venivano, poi, fatti al mattino, nei giorni di mercato, e di notte se le famiglie erano in vacanza.
“Abbiamo fatto 4.000 euro”
La banda dei furti in appartamento rubava soprattutto denaro contante, oggetti preziosi e argenteria. In alcune occasioni, poi, portavano via anche i capi di abbigliamento griffati. Vendevano, poi, il tutto a ricettatori del Napoletano. In questo modo i malviventi riuscivano ad assicurarsi un elevato tenore di vita del quale si vantavano, poi, al telefono e sui social network. Intercettati, infatti, dicevano: “Abbiamo fatto 4.000 euro. Sai chi li guadagna? Solo i politici!”. E ancora: in quattro sono andati in un lussuoso resort delle Maldive. La vacanza è stata documenta con una serie di selfie pubblicati sul profilo Facebook da uno degli indagati.