Senato, il Pd insabbia la Commissione d’inchiesta sulle banche

Da ormai oltre due mesi la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario italiano giace, quasi immobile, a Palazzo Madama. Il Partito democratico, partito di maggioranza relativa al Senato e maggior azionista del governo Renzi prima e di quello Gentiloni adesso, sta insabbiando, con le tecniche tipiche della prima Repubblica, uno strumento che doveva far luce su vicende opache e poco chiare che hanno interessato le banche italiane almeno nell’ultimo decennio. Incoerenza dem”.

Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

“Nel dicembre del 2015 l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo la mia proposta ufficiale (fatta in Commissione Bilancio a Montecitorio il 9 dicembre del 2015) per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario italiano, esternò il suo ok a questo tipo di percorso (‘sì alla Commissione d’inchiesta sulle banche, lo dico a nome del governo e del Pd: non abbiamo nessuno scheletro nell’armadio’, 13 dicembre 2015).

La Camera dei deputati, in data 10 gennaio 2017, ha approvato una mozione (firmata da Brunetta, Laffranco, Alberto Giorgetti, Palmizio, Occhiuto) nella parte in cui ‘impegna se stessa e i propri organi, ciascuno per le proprie competenze, a deliberare in ordine all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato del sistema bancario italiano e sui casi di crisi verificatisi dal 10 gennaio 1999, in connessione con l’inizio dell’operatività in strumenti finanziari denominati in euro, sulla base di quanto già richiesto, attraverso specifiche proposte di inchiesta, da diverse forze politiche’. Nello specifico, la parte sopra citata è stata approvata all’unanimità (presenti 454, votanti 452, astenuti 2, favorevoli 452).

Infine, lo scorso 7 marzo, in un intervento su ‘Il Sole 24 Ore’, l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, aveva scritto, con tono risoluto: ‘Banche, sì alla Commissione d’inchiesta’.

Parole, parole, parole. Il Partito democratico predica bene ma razzola male. Ufficialmente dichiara (escluso Zanda) di voler dare il via alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, ma poi, alla prova dei fatti, riesce sempre a rinviare la questione. Si comporta così da ormai oltre 15 mesi. Il solito imbroglio dem…”.