CITTA’ DEL VATICANO, 24 MAR – “L’Europa ritrova speranza nella solidarietà, che è anche il più efficace antidoto ai moderni populismi”. Lo ha detto il Papa ai leader d’Europa sottolineando che “i populismi fioriscono dall’egoismo, che chiude in un cerchio ristretto e soffocante e che non consente di superare la limitatezza dei propri pensieri e ‘guardare oltre’. Occorre ricominciare a pensare in modo europeo” e “alla politica spetta tale leadership ideale, che eviti di far leva sulle emozioni per guadagnare consenso“.
Se nell’Europa delle origini si voleva “veder cadere i segni di una forzata inimicizia, ora si discute di come lasciare fuori i ‘pericoli’ del nostro tempo: a partire dalla lunga colonna di donne, uomini e bambini, in fuga da guerra e povertà, che chiedono solo la possibilità di un avvenire per sé e per i propri cari”.
Donne e bambini? Non ci sono donne e bambini!
“Il nostro tempo è dominato dal concetto di crisi”, economica, della famiglia, delle istituzioni, dei migranti, “tante crisi, che celano la paura e lo smarrimento dell’uomo contemporaneo”. ansa
Non una parola sugli orroti dei sauditi in Yemen