Alcol e donne, Boldrini scrive a Dijsselbloem “connotazione sessista”

La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato una lettera al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem nella quale esprime “sconcerto” e giudica “sessiste” le affermazioni rilasciate nell’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung e finite al centro di una aspra polemica.

“Signor presidente, desidero esprimerle il mio sconcerto – scrive la Boldrini – per alcune espressioni da li utilizzate nell’ambito di una intervista rilasciata alla testata tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung lo scorso 20 marzo e che sono state oggetto di una ferma condanna da parte della quasi totalità dei gruppi politici in seno alla Assemblea che ho l’onore di presiedere. In particolare, ritengo che la frase “non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”, a lei attribuita, oltre a potere essere intesa come offensiva verso alcuni Paesi membri dell’Unione, abbia una chiara connotazione sessista”. askanews

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Questo il testo integrale della lettera inviata dalla Presidente Boldrini al Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, a seguito della recente intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung:

“Signor Presidente,
desidero esprimerLe il mio sconcerto per alcune espressioni da Lei utilizzate nell’ambito di una intervista rilasciata alla testata tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung lo scorso 20 marzo e che sono state oggetto di una ferma condanna da parte della quasi totalità dei gruppi politici in seno alla Assemblea che ho l’onore di presiedere.
In particolare, ritengo che la frase “non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”, a Lei attribuita, oltre a potere essere intesa come offensiva verso alcuni Paesi membri dell’Unione, abbia una chiara connotazione sessista. Essa, infatti, considera le donne come una merce, oggetto di un vizio al pari dell’alcol.
L’utilizzo di questi termini da parte di chi ricopre alte cariche istituzionali nazionali ed europee è incompatibile con i principi di solidarietà e rispetto reciproco su cui si fonda la costruzione europea. Contrasta inoltre con i valori fondamentali enunciati dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea, segnatamente con quelli di non discriminazione e di parità tra uomini e donne.
Credo, pertanto, che le celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma debbano costituire anche l’occasione per una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’uso del linguaggio da parte dei rappresentanti delle Istituzioni.
È soprattutto con il superamento di ogni pregiudizio e stereotipo di natura sessista o razzista che potremo procedere verso una maggiore integrazione tra i nostri popoli e Stati.
Con i migliori saluti.”