ROMA, 16 MAR – Un “arbitro”, non silenzioso “ma discreto”: Sergio Mattarella, rispondendo al Quirinale alle domande di studenti di scuole secondarie di secondo grado, ha spiegato così il suo ruolo. Un arbitro che cerca di “prevenire” attraverso una “azione di persuasione morale”, più efficace proprio perché fatta con discrezione. “In realtà non si tratta di non parlare ma di farlo con discrezione”. (ANSA)