Il Fondo monetario internazionale sostiene che l’attività economica “resta significativamente sotto il potenziale” in varie economie tra cui quelle di “Francia, Italia e Corea” del Sud. Stando alle stime elaborate lo scorso gennaio, l’Fmi stima una crescita del Pil italiano dello 0,7% quest’anno e dello dello 0,8% nel prossimo dopo il +0,9% del 2016.
In un documento preparato come di consueto in vista della riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali del G20, in calendario il 17 e 18 marzo prossimi a Baden-Baden, Germania, l’istituto di Washington fa notare che “le prospettive di crescita sembrano rafforzarsi in Giappone e nell’Area euro, sulla scia di una ripresa ciclica nella manifattura globale: la crescita è stata più forte delle attese nella seconda metà del 2016 e indicatori ad alta frequenza dell’attività manifatturiera suggeriscono una continuazione dello slancio nel 2017”.
In generale “l’outlook è migliorato nelle economie avanzate” incluso il Regno Unito, dove “la crescita è stata più forte delle attese” successivamente al referendum del 23 giugno scorso con cui il popolo britannico ha scelto l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea; il merito va a consumi privati “solidi”. (askanews)