“Un gruppo di extracomunitari ha aggredito me e il mio staff con pugni, calci e bastoni durante la registrazione di un servizio. Attrezzature distrutte, dolori dappertutto, ma poteva andarci peggio. Voglio dire grazie alle persone che intervenendo ci hanno salvato la vita”. Così l’inviato di ‘Striscia la Notizia’ Luca Abete in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook ha raccontato dell’aggressione subita ieri sera a Caserta, dove si trovava per realizzare un servizio di denuncia sulla merce rubata e contraffatta.
Qui alcuni venditori abusivi l’hanno assalito, costringendolo, per schivare calci e pugni, a rifugiarsi in un bar assieme agli operatori, come si vede nelle immagini realizzate da ‘Edizione Caserta’. Gli abusivi sarebbero comunque riusciti a distruggere le attrezzature e una telecamera. L’inviato, dopo essere stato aiutato da alcune persone è stato soccorso da un’ambulanza. Già il 15 dicembre scorso Abete aveva fatto un primo reportage, ma dopo un intervento delle forze dell’ordine, nei giorni immediatamente successivi, nulla è cambiato. adnkronos
Gli extracomunitari, e non solo, vengono in Italia considerandola un territorio dove vale la legge del “fai da te”.
Questo episodio è uno degli infiniti ormai, e quotidiani, che ci segnalano una mentalità che non si riconosce nei valori della giustizia e della convivenza cuvile che fanno di ogni suo componente un “cittadino” ed una “persona”.
È dunque lecito considerarli corpi estranei, provenienti da zone “oscure” viste dal punto di osservazione della nostra civile convivenza, e dunque sarebbe opportuno avviare dispositivi di legge e procedure di rapida ed immediata espulsione, quando colti nelle evidenze di circostanza.
Purtroppo l’assenza dello Stato, a tali livelli, risulta un chiaro segno di assenso e consensualità complice, di una lunga teoria di violazioni delle nostre leggi e del.nostro sentimento civico, che devono richiamare gli italiani ad una “riflessione” su questi numerosi indizi di complicità politica con il crimine extracomunitario, e su quali siano le ragioni e gli intenti che li favoriscono dall’Alto di chi sembra voler addirittura impedire se non criminalizzare la richiesta di difesa che proviene sempre più numerosa dai cittadini, a volte disperatamente costretti alla difesa personale per la totale assenza dello Stato e delle sue istituzioni.