L’ultima volta era stato fotografato dentro un aereo mentre veniva trasferito a Zintan, città ribelle fra le più importanti della Libia. Era vestito da beduino e aveva uno guardo assente, terrorizzato. Rischiava di essere fucilato. Invece, è andata bene a Saif al-Islam, 44 anni, figlio secondogenito ed ex delfino di Muammar Gheddafi. L’uomo sarebbe stato liberato dalle milizie di Zintan e si troverebbe in un luogo sicuro in Libia. Dopo le voci dei giorni scorsi, la conferma è arrivata dall’avvocato Khaled al Zaidi.
Saif è stato rilasciato in occasione della festa per la fine del Ramadan in base alla legge sull’amnistia emanata un anno fa dal Parlamento libico di Tobruch. Ora si starebbe dirigendo verso l’Egitto. Il più influente dei figli del defunto colonnello era stata catturato nel novembre 2011 al confine tra Libia e Niger, sei mesi dopo il mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità. Un anno fa era stato condannato alla fucilazione.
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