Valeria Fedeli va alla guerra della parità dei sessi ed incomincia a farlo nelle mura domestiche.
Il ministro dell’Istruzione, in un’intervista a Repubblica, alla vigilia della festa della donna dice la propria sul rapporto fra uomini e donne, nel mondo del lavoro e nella vita privata. La pasionaria Pd dalla chioma fulva, già vicepresidente del Senato, si dice contrario allo sciopero simbolico indetto per domani dalla piattaforma “non una di meno” e rivendica anzi i risultati del governo Renzi in materia di parità di genere: la norma contro le dimissioni in bianco, i finanziamenti ai centri antiviolenza, le misure per tutelare le donne che denunciano il partner violento.
Certo, ammette la titolare del Miur, c’è ancora molto da fare: “Dobbiamo garantire le pari opportunità investendo in welfare, asili nido e aiuti per la non autosufficienza degli anziani, che grava sulle donne”. Ma da brava italiana, spiega il ragionamento generale partendo dal particolare e nello specifico dalla propria famiglia.
Anche a casa Fedeli, infatti, vige una rigidissima parità di genere: “I lavori in casa li facciamo sia io che mio marito, a parte l’aiuto di una persona per qualche ora a settimana. Quando riesco cucino io, ma lui lava i piatti. E la spesa la fa sempre lui.”
Concordo, ci sarà molto da fare per i tribunali speciali.