“Siamo in una situazione in cui occuparsi dei migranti, dei profughi, degli esuli sono prima di tutto le grandi organizzazioni criminali, che arrivano prima delle agenzie intergovernative e offrono una via di fuga dei teatri di guerra, dalla povertà, dall’abbandono e pongono una sola, semplice condizione: il denaro”. Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenendo alla Sapienza alle lezioni su “Mafia e rotte”, insieme con il procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone e il rettore Eugenio Gaudio.
Per dare un’idea del giro di affari legato al traffico di migranti, il guardasigilli ha sottolineato come “i cittadini siriani che hanno cercato rifugio in Europa attraversando il Libano e la Turchia, hanno pagato ciascuno una somma compresa tra i 4.000 e 6.000 euro” e che in Italia, solo nel 2014 “sono giunti circa 50.000 siriani”.
Secondo Orlando, la “vera riforma della giustizia è la costruzione di una giurisdizioni sovranazionale”, perché gran parte di quelle “rotte passano sopra” la testa degli Stati nazionali. “Abbiamo fatto una battaglia per questo, perché l’Europa desse vita a una procura europea di contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo. Sarà una procura europea molto condizionata dagli egoismi degli Stati nazionali perché in un periodo di ritorno nazionalistico se c’è una cosa su cui gli Stati non mollano l’osso è la cessione del diritto penale, l’ultimo strumento totalmente nelle mani degli Stati nazionali”, ha spiegato il ministro. (askanews)
Evidentemente per Orlando quelle Nazionali targate PD bastano…