Salvini: “Io, Lotti, Gentiloni e Berlusconi”
Video intervista di Claudio Bernieri
Non ha bevuto la “camomilla primo fiore Gentiloni”, Matteo Salvini in queste fredde notti di primavera: eccolo vispo e polemico, come aveva promesso, davanti alla caserma Montello, il resort di lusso aperto per 300 fortunati clandestini che, quasi come i vincitori di una lotteria Turisti per sempre, trascorrono la loro eterna vacanza a spese dei milanesi. Dopo una visita a questo bel Club Mediterranee aperto nella nebbia lombarda dal compagno Beppe Sala, Salvini si scatena con il circo della stampa che lo segue, lo assedia, lo intervista tra gli applausi dei residenti accorsi per l’occasione.
Nessuno che chieda a Matteo Salvini dell’altro Matteo, quel Renzi ormai archiviato dal circo mediatico: sic transit gloria mundi.
Tutto ora ruota intorno ai rapporti tra Lotti e Forza Italia
“Se Forza Italia non vota la sfiducia a Lotti, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona, che c’è qualcosa da nascondere.. Noi vogliamo che Gentiloni vada a casa il più presto possibile e si vada a votare: Berlusconi la pensa diversamente? Ma qui si pensa a tirare a campare” ci dice Salvini.
Una breve intervista a tutto campo, dalla Russia ai mobili italiani che vengono sostituiti nelle case dei moscoviti da mobili cinesi. Colpa delle sanzioni. Ogni mobile cinese vuol dire un’azienda italiana sul lastrico. “E il secondo atto di governo, quando saremo al timone dell’Italia dopo regolari elezioni, sarà proprio quello di revocare le sanzioni. E con arbitri tedeschi non si vincerà mai al campionato europeo” ci dice.
Gli chiediamo quale sarà il suo primo atto di governo… Forse lo sfratto dei turisti per sempre dalla Caserma Montello?
“La legge Fornero”. Of course, capitano.