La Commissione parlamentare Antimafia ha avviato un’inchiesta sui rapporti tra mafie e massoneria: “Nel corso delle missioni in Calabria e Sicilia, della documentazione acquisita e delle audizioni finora svolte sono emersi preoccupanti elementi sul rischio di infiltrazione da parte di Cosa Nostra e della ‘ndrangheta di settori della massoneria”, ha spiegato in una nota la stessa Antimafia. E – ha avvertito l’Antimafia – “si è anche evidenziata la ricerca di relazioni e convergenze tra uomini delle cosche ed esponenti delle classi dirigenti e imprenditoriali appartenenti a logge massoniche finalizzati al perseguimento di comuni interessi illeciti“.
L’inchiesta – ha spiegato la Commissione – nasce sia in prosecuzione di attività svolte da altre Commissioni di inchiesta di precedenti legislature, sia in relazione a fatti di cronaca e procedimenti giudiziari recenti avviati dalle Procure della Repubblica siciliane e calabresi per accertare l’esistenza del fenomeno, così attualizzando fatti simili del passato. “Per questa ragione – ricorda l’Amtimafia – sono state svolte dalla Commissione una serie di attività, comprese audizioni a testimonianza di alcuni Gran Maestri o, comunque, di soggetti appartenenti alla massoneria, audizioni di magistrati di diversi distretti giudiziari e si è acquisita copiosa documentazione”. (askanews)
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(ANSA LEGALITA’) – Lo Scico della Guardia di Finanza sta sequestrando gli elenchi degli iscritti, dal 1990 a oggi, alle logge di Calabria e Sicilia delle associazioni massoniche: Grande Oriente d’Italia; Gran Loggia Regolare d’Italia; Serenissima Gran Loggia d’Italia; Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori.
La richiesta di intervento è stata avanzata dalla Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che oggi ha deliberato all’unanimità il sequestro degli elenchi degli iscritti. Il provvedimento è stato assunto in seguito alla mancata consegna degli elenchi più volte richiesti dalla Commissione alle quattro obbedienze. Da tempo l’Antimafia ha acceso un faro sui rapporti tra mafie e massoneria sia in seguito agli sviluppi di alcune inchieste della Dda di Reggio Calabria, sia dopo l’audizione della procuratrice aggiunta di Palermo, Teresa Principato, che ha raccontato della rete di protezione di cui gode il boss latitante Matteo Messina Denaro.
Il provvedimento è stato assunto in seguito alla mancata consegna degli elenchi più volte richiesti dalla Commissione. Il sequestro degli elenchi – da quanto si è appreso – starebbe avvenendo in queste ore. La richiesta dell’Antimafia e’ avvenuta nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra mafie e massoneria. La Commissione, guidata dalla presidente Rosy Bindi, ha chiesto più volte alle obbedienze massoniche – chiamate in audizione – la consegna degli elenchi, consegna che però non è mai avvenuta. Da tempo l’Antimafia ha acceso un faro sui rapporti tra mafie e massoneria sia in seguito agli sviluppi di alcune inchieste della Dda di Reggio Calabria, sia dopo l’audizione della procuratrice aggiunta di Palermo, Teresa Principato, che ha raccontato della rete di protezione di cui gode il boss latitante Matteo Messina Denaro.