ROMA, 28 FEB – Per la prima volta viene riconosciuta in Italia a due uomini la possibilità di essere considerati padri di due bambini nati negli Usa con la maternità surrogata. La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Trento che, con un’ordinanza, ha disposto il riconoscimento di efficacia “al provvedimento straniero che stabiliva la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori nati grazie alla gestazione per altri e il loro padre non genetico”.
Per la Corte, “l’insussistenza di un legame genetico tra i minori e il padre non è di ostacolo al riconoscimento di efficacia giuridica al provvedimento straniero“, perché nel nostro ordinamento non c’è “un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato”, e deve invece “essere considerata l’importanza assunta a livello normativo dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato”. (ANSA)
Lo rende noto il sito articolo29.it spiegando che “per la prima volta un giudice di merito applica, in una coppia di due padri, i principi enunciati dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 19599/2016, in tema di trascrizione dell’atto di nascita straniero recante l’indicazione di due genitori dello stesso sesso”.
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“Pagina storica per i diritti delle #famigliearcobaleno. Quando un figlio lo cresci, lo curi, lo ami: allora sei padre, madre, genitore”. Lo scrive in un tweet Nichi Vendola commentando l’ordinanza della Corte d’Appello di Trento che ha riconosciuto la validità del certificato di nascita di uno Stato estero che afferma la doppia paternità, applicando per la prima volta i principi già enunciati dalla Cassazione. (ANSA)