GENOVA, 28 FEB – Nessuna “compassione” verso i familiari delle vittime ma anzi comportamenti “protervi e privi di empatia indicativi anche del clima instaurato dentro l’amministrazione comunale”, fatto di “prepotenza e spregiudicatezza” verso i dipendenti.
E’ il quadro che emerge dalle motivazioni con cui il giudice ha condannato a cinque anni l’ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, oltre all’ex assessore alla Protezione civile Francesco Scidone (quattro anni e nove mesi) e all’ex dirigente Gianfranco Delponte (quattro anni e cinque mesi) per i fatti relativi all’alluvione del 4 novembre 2011 in cui persero la vita quattro donne e due bambine. (ANSA)