Il futuro demografico musulmano della Germania

  • I critici della politica migratoria delle porte aperte della Merkel avvertono che il recente aumento della popolazione musulmana presente nel paese – che per la prima volta nel 2016 ha superato i sei milioni di persone – ha già cambiato il volto della nazione per sempre.
  • Il prezzo per invertire il calo demografico della Germania sembra essere l’ulteriore islamizzazione del paese con la scusa del multiculturalismo.
  • Secondo il report, con un tasso di fecondità di 1,6 figli per donna, ben al di sotto del tasso di sostituzione di 2,1 figli per donna, la Germania avrà bisogno di un afflusso permanente di 300.000 migranti all’anno per mantenere il livello stabile della popolazione attuale fino al 2060.
  • “Noi stiamo importando l’estremismo islamico, l’antisemitismo arabo, i conflitti nazionali ed etnici di altri popoli, come pure una diversa concezione della società e del diritto. Le agenzie di sicurezza tedesche non riescono ad affrontare questi problemi di sicurezza importati e le conseguenti reazioni da parte della popolazione tedesca”.
  • Più di un decennio fa, lo storico Bernard Lewis ha avvertito che se gli attuali flussi migratori continueranno, l’Europa sarà islamica entro la fine del XXI secolo. Le élites politiche tedesche sono in prima linea nel far sì che questa previsione si avveri.

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Secondo un rapporto governativo riservato, la Germania dovrà accogliere 300.000 migranti all’anno per i prossimi quarant’anni per fermare il calo demografico.

Il documento, di cui alcune parti sono state pubblicate dal Rheinische Post il 1° febbraio, rivela che il governo tedesco fa affidamento sulla migrazione di massa permanente – presumibilmente dall’Africa, dall’Asia e dal Medio Oriente – per mantenere le attuali dimensioni della popolazione tedesca (82,8 milioni di abitanti) stabile fino al 2060.

Dal report si evince che la decisione della cancelliera Angela Merkel di consentire l’ingresso nel paese di circa 1,5 milioni di migranti per lo più musulmani tra il 2015 e il 2016 non è stato un gesto umanitario, ma un tentativo calcolato di evitare il declino demografico della Germania e preservare la futura sopravvivenza del welfare state tedesco.

Se la maggior parte dei nuovi migranti che arriveranno in Germania nei prossimi quattro decenni provengono dal mondo islamico, la popolazione musulmana del paese potrebbe superare di gran lunga i 20 milioni di persone, rappresentando così oltre il 25 per cento della popolazione complessiva tedesca entro il 2060.

I critici della politica migratoria delle porte aperte della Merkel avvertono che il recente aumento della popolazione musulmana presente nel paese – che per la prima volta nel 2016 ha superato i sei milioni di persone – ha già cambiato il volto della nazione per sempre.

La migrazione di massa musulmana sta accelerando l’avanzata dell’Islam in Germania, come dimostrato dalla proliferazione delle no-go zones, dai tribunali della Sharia, dalla poligamia, dai matrimoni di minori e dalla violenza basata sull’onore. L’immigrazione di massa è responsabile di una serie di disordini sociali, tra cui attacchi jihadisti, stupri epidemici, una crisi della salute pubblica, l’aumento della criminalità e la corsa dei cittadini tedeschi all’acquisto di armi per difesa personale e anche la decisione di lasciare definitivamente la Germania.

Il governo non ha detto come intende integrare nella società tedesca i milioni di musulmani che potrebbero arrivare nel paese. Il prezzo per invertire il calo demografico della Germania sembra essere l’ulteriore islamizzazione del paese con la scusa del multiculturalismo.

Secondo il report, che è stato redatto dall’Ufficio federale di statistica tedesco (Destatis), il governo aveva già previsto che la popolazione della Germania sarebbe scesa da 82 milioni a 73 milioni entro il 2060 – o addirittura a 67,6 milioni nel peggiore dei casi. Questa stima è ora in fase di revisione, sulla base di un nuovo calcolo delle previsioni relativamente all’immigrazione, ai tassi di natalità e all’aspettativa di vita.

A causa della migrazione netta positiva (più persone che entrano nel paese rispetto a quante lo lasciano), la popolazione tedesca è aumentata di 1,14 milioni di abitanti nel 2015 e di altri 750.000 nel 2016, per raggiungere un massimo storico di 82,8 milioni alla fine del 2016, secondo le stime preliminari dell’istituto Destatis.

Secondo il report, con un tasso di fecondità di 1,6 figli per donna, ben al di sotto del tasso di sostituzione di 2,1 figli per donna, la Germania avrà bisogno di un afflusso permanente di 300.000 migranti all’anno per mantenere il livello stabile della popolazione attuale fino al 2060.

Il documento insiste sulla necessità di integrare rapidamente i migranti nel mondo del lavoro in modo che possano iniziare a contribuire al sistema di previdenza sociale. “Secondo l’esperienza passata, questo non sarà facile e ci vorrà più tempo di quanto previsto inizialmente”.

Da un recente sondaggio condotto dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung è emerso che le 30 maggiori aziende tedesche hanno assunto appena 54 profughi: 50 migranti sono stati assunti come corrieri dalle Poste tedesche (Deutsche Post). I dirigenti dell’azienda hanno detto che il problema principale all’inserimento dei profughi nel mercato del lavoro risiede nelle barriere linguistiche e nella mancanza di qualifiche professionali.

Secondo l’Agenzia federale per il lavoro, il livello di istruzione degli immigrati appena arrivati in Germania è molto più basso del previsto: solo un quarto ha un diploma di scuola superiore, mentre tre quarti non hanno alcuna formazione professionale. Solo il 4 per cento dei nuovi arrivati in Germania è altamente qualificato.

Per il momento, la stragrande maggioranza dei migranti che sono entrati in Germania tra il 2015 e il 2016 è sotto la tutela dello Stato tedesco. I contribuenti tedeschi hanno pagato circa 21,7 miliardi di euro (23,4 miliardi di dollari) in aiuti forniti ai rifugiati e ai richiedenti asilo nel 2016 e pagheranno un importo analogo nel 2017.

Un documento del ministero delle Finanze ha rivelato che la crisi migratoria potrebbe finire per costare ai contribuenti tedeschi 93,6 miliardi di euro (101 miliardi di dollari) tra oggi e il 2020. Circa 25,7 miliardi di euro sarebbero utilizzati per la spesa sociale, come i sussidi di disoccupazione e l’assistenza in materia di alloggio. Quasi 5,7 miliardi di euro sarebbero destinati ai corsi di lingua e 4,6 miliardi di euro all’integrazione dei profughi nella forza lavoro.

L’immigrazione di massa ha anche aumentato la domanda di alloggi e ha fatto lievitare i costi di affitto per i normali cittadini tedeschi. Per soddisfare la domanda, ogni anno sono necessari 350.000 nuovi appartamenti, ma nel 2014 sono stati costruiti solo 245.000 appartamenti e altri 248.000 nel 2015, secondo il Rheinische Post.

Intanto, i migranti hanno commesso 208.344 crimini nel 2015, secondo un rapporto della polizia. Questa cifra rappresenta un aumento dell’80 per cento rispetto al 2014 e corrisponde a circa 570 crimini perpetrati quotidianamente dai migranti, ossia 23 reati ogni ora, tra gennaio e dicembre 2015.

Un documento riservato dell’intelligence tedesca ha ammonito che l’immigrazione di massa dal mondo musulmano porterà a una crescente instabilità politica in Germania. Il report ha sottolineato che “l’integrazione di centinaia di migliaia di migranti illegali sarà impossibile visto il gran numero di persone coinvolte e le società parallele musulmane già esistenti in Germania”. Il documento ha inoltre aggiunto:

“Noi stiamo importando l’estremismo islamico, l’antisemitismo arabo, i conflitti nazionali ed etnici di altri popoli, come pure una diversa concezione della società e del diritto. Le agenzie di sicurezza tedesche non riescono ad affrontare questi problemi di sicurezza importati e le conseguenti reazioni da parte della popolazione tedesca”.

In un’intervista a Die Welt, un alto funzionario della sicurezza rimasto anonimo ha detto:

“L’elevato afflusso di persone provenienti da altre parti del mondo porterà all’instabilità del nostro paese. Permettendo questa migrazione di massa, stiamo generando estremisti. La società tradizionale si sta radicalizzando perché la maggioranza non vuole la migrazione, che viene imposta dalle élites politiche. In futuro, molti tedeschi prenderanno le distanze dallo Stato di diritto”.

Un recente sondaggio YouGov ha rilevato che il 68 per cento dei tedeschi crede che la sicurezza nel paese si sia deteriorata a causa dell’immigrazione di massa. Quasi il 70 per cento degli intervistati ha detto di temere per la propria vita nelle stazioni ferroviarie e nelle metropolitane tedesche, mentre il 63 per cento si sente in pericolo nei grandi eventi pubblici.

Da un sondaggio dell’INSA è emerso che il 60 per cento dei tedeschi intervistati ritiene che l’Islam sia fuori luogo in Germania. Quasi la metà (46 per cento) degli intervistati si è detta preoccupata per “l’islamizzazione” della Germania.

Se tuttavia si tenessero oggi le elezioni politiche, Angela Merkel potrebbe tranquillamente vincere un altro mandato da cancelliera. Un sondaggio INSA condotto per Bild il 2 febbraio dà in testa il partito della Merkel, l’Unione cristiano-democratica (Cdu) con il 33 per cento dei consensi, contro il 27 per cento per i socialdemocratici (Spd) e il 9 per cento per il partito anti-immigrazione Alternativa per la Germania (Afd).

Calcolare la popolazione musulmana della Germania

La Germania e la Francia sono i paesi dell’Europa Occidentale con la più numerosa popolazione musulmana.

L’aumento della popolazione musulmana in Germania è alimentato dall’immigrazione di massa. Si stima che circa 300.000 migranti siano arrivati in Germania nel 2016, oltre a più di un milione di profughi che sono arrivati nel 2015. Almeno l’80 per cento (800.000 nel 2015 e 240.000 nel 2016) dei nuovi arrivati erano musulmani, secondo il Consiglio centrale dei musulmani in Germania.

Oltre ai nuovi arrivati, l’indice di incremento demografico della comunità musulmana già presente in Germania è di circa l’1,6 per cento all’anno (ossia 77.000), secondo i dati estrapolati da uno studio del Pew Research Center sulla crescita della popolazione musulmana in Europa.

In base alle proiezioni del Pew, che sono state fornite prima dell’attuale crisi migratoria, la popolazione musulmana della Germania avrebbe dovuto toccare quota 5.145.000 entro la fine del 2015.

Aggiungendo gli 800.000 migranti musulmani che sono arrivati in Germania nel 2015 e i 240.000 del 2016, unitamente all’incremento naturale di 77.000, la popolazione musulmana della Germania è passata da 1.117.000 persone a 6.262.000 entro la fine del 2016. Questo ammonta approssimativamente al 7,6 per cento della popolazione complessiva della Germania di 82.8 milioni di abitanti.

Secondo il presidente dell’Unione dei comuni della Baviera (Bayerische Gemeindetag), Uwe Brandl, la popolazione musulmana della Germania toccherà i 20 milioni di persone già nel 2020 . Questa previsione è basata sui cosiddetti ricongiungimenti familiari – gli individui le cui domande d’asilo sono accolte in seguito faranno arrivare nel paese tra i quattro e gli otto familiari.

Più di un decennio fa, lo storico Bernard Lewis ha avvertito che se gli attuali flussi migratori continueranno, l’Europa sarà islamica entro la fine del XXI secolo. Le élites politiche tedesche sono in prima linea nel far sì che questa previsione si avveri.

Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York